Bimba sbranata da pitbull ad Acerra, il veterinario choc: “La bimba era sola, non è stato il cane..

La storia della piccola Giulia, sbranata dal pitbul di famiglia ad Acerra, forse mentre suo padre, il 24enne Vincenzo Loffredo, dormiva. Questa, perlomeno, è la versione che il padre della bimba ha fornito.

Attualmente è indagato a piede libero e su di lui penderebbe l’accusa di delitto colposo sebbene gli inquirenti stiano  accertando la sua reale presenza tra le mura domestiche, in quei maledetti secondi durante i quali la figlioletta è finita nella fauci del cane.

Ricordiamo che Vincenzo ha dichiarato di aver trovato la piccola riversa, per terra, in una pozza ematica, tentando la disperata corsa in ospedale che non è servita, poiché Giulia non ce l’ha fatta, martoriata dai morsi.

A Storie Italiane, programma che si occupa dei più scottanti casi di attualità, è stato un  famoso esperto a rompere il silenzio attorno al caso della bimba sbranata ad Acerra  che ha espresso il suo punto di vista in piena diretta tv, ai microfoni di Eleonora Daniele,  aprendoci ad una nuova prospettiva e a nuovi scenari che andrebbero a ribaltare, confermati, quanto sinora messo per iscritto dalle agenzie stampa e dai siti d’informazione nazionali.

Il veterinario ha fatto una confessione sconvolgente,  dicendo che non è stato il cane a colpirla e che Giulia era sola in casa . Ricostruiamo insieme quali sono state le sue parole, nella pagina successiva del nostro articolo, dal momento che hanno spiazzato milioni di telespettatori in ascolto.

Storie Italiane  si è occupato del caso della piccola Giulia, abranata dal pitbull ad Acerra e a prendere la parola è stato il  medico veterinario Federico Coccia, in studio, che ha fornito il suo punto di vista sul caso, ribaltando completamente la versione di Vincenzo Loffredo.

L’esperto ha dichiarato che la storia di Giulia è iniziata con una bugia, quella di Loffredo,  riguardante il randagio che avrebbe colpito la figlioletta, poi ritrattata quando ha parlato del pitbull di sua proprietà. A questo punto, Coccia ha tuonato: ” Io ho fortissimi dubbi e ce li chiariranno il risultato dell’autopsia che ci dirà se la bimba è stata  tolta di mezzo dal cane, e poi dalle feci dei cani, che sono state subito prelevate per ritrovare reperti biologici della bimba o anche tessuti del vestitino”.

Il veterinario ha esaminato tutte le incongruenze nel racconto di Vincenzo, in quanto se avesse fatto uso di stupefacenti ,  ci sarebbe stato del fumo passivo verso la figlia e il cane. Il 24enne ha aggiunto di non aver sentito un rumore ma il cane quando morde ringhia, facendone molto. Vi è poi un altro dubbio:  come mai il cane è stato ritrovato pulito, senza presentare nemmeno una piccola macchia ematica attorno alla bocca?

Coccia ritiene che  non possa essere stato il pitbull a colpire Giulia,  dicendo:  io mi allontano dalla responsabilità del cane nel decesso della bimba, e poi c’era un altro cane in casa, un meticcio, quindi non è detto che sia stato l’altro, visto che l’unica goccia di è stata trovata su quest’altro cane. Quindi ci chiariranno molto le idee i risultati attesi”. Il medico  è arrivato a ipotizzare che il  decesso  della piccola Giulia possa essere avvenuto prima che l’animale l’abbia colpito, prendendo l’esempio di un suo collega, deceduto in un canile per un infarto e ritrovato con dei morsi perché i cani volevano trascinarlo fuori.

Se Giulia fosse caduta dal letto, magari i cani avrebbero fatto la stessa cosa con lei. Infine, una raccomandazione per gli adulti: “Sono cani di grossa mole, un morso di questo cane può  colpire se si hanno dei bimbi piccoli non prendete cani di grossa taglia, al di là di pitbull, corso e dogo, non lasciate cani grandi con i bimbi da soli, io ho sei cani e non li ho mai lasciati da soli con i bimbi, è una questione di buon senso e responsabilità. Quando prendi un cane devi essere consapevole e responsabile di ciò che fai”.