Bimba deceduta all’asilo, le maestre rompono il silenzio e svelano…

Un’Italia duramente provata, quella di questi ultimi giorni, alla luce di tutto ciò che si sta consumando sul fronte della cronaca nera nazionale. Non solo femminicidi ma anche decessi, occupano le pagine dei siti d’informazione, paralizzando milioni di utenti che ricevono le informazioni dalla stampa.

Ha scosso tutti noi , il caso della piccola deceduta all‘asilo nido privato “Bimbi a bordo”, nel pomeriggio del 7 aprile, a Torano Nuovo. Dalla ricostruzione effettuata, si apprende che la neonata, dopo essere stata messa a dormire nella sua culla, accanto alla sorellina di un anno e mezzo. Nel controllare il riposino, le educatrici hanno fatto una tremenda scoperta che ha trasformato quel momento in un autentico incubo a d occhi aperti.

In tantissimi si sono stretti ai genitori della piccola, alla comunità di Torano Nuovo e a tutta la Val Vibrata, in queste ore così strazianti, mentre si cerca di capire che cosa abbia comportato il decesso della bimba, durante il sonno. Purtroppo per la piccola non c’è stato nulla da fare.

E’ spirata, sotto gli occhi impotenti di chi ha assistito al suo ultimo respiro, lasciando la sua famiglia alle prese con un lutto immane e in attesa di risposte che solo chi si sta occupando del caso, potrà fornire loro, pur non potendo ridarli la loro adorata figlia.

Le maestre della bimba deceduta all’asilo hanno rotto il silenzio, svelando una cosa.

 

Le maestre dell’asilo nido in cui la piccola Serena si trovava, hanno raccontato cosa è accaduto. Nell’effettuare il controllo della bimba, nel corso del riposino pomeridiano all’interno della culletta, accanto alla sorellina, si sono accorte che non respirava più, che era cianotica, immobilizzata.  Così, in preda al panico, hanno allertato i soccorritori che, sopraggiunti presso l’asilo privato, a bordo di  un’ ambulanza medicalizzata del 118, hanno fatto il possibile per salvarle la vita ma ,dopo aver effettuato manovre per un’ora, si sono dovuti arrendere, constatando l’avvenuto decesso.

Sono sconvolte, Erica e Lara, titolari dell’asilo nido privato “Bimbi a bordo” di Torano e, con la voce rotta dal pianto, quando hanno parlato con i carabinieri, hanno lasciato trasparire lo sconcerto per una tragedia che non dipende da un loro errore, dal momento che fino ad oggi non è emersa nessuna negligenza. Le due educatrici si sono limitate a sussurrare: “E’ una tragedia che ci ha colpito nel profondo“. Troppo forte il loro strazio, amando il loro lavoro, che sentono come una vocazione, al di sopra di ogni cosa.

I carabinieri di Alba Adriatica, intanto, stanno vagliando le immagini delle telecamere interne, le cartelle sanitarie e le testimonianze di chi si trovava all’interno dell’asilo nido quando i fatti si sono verificati. Sarà poi, il risultato dell’esame autoptico sul corpicino della piccola Serena, ad aggiungere ulteriori elementi, utili a ricostruire la causa del suo decesso.

Al momento, le ipotesi vagliate sono quelle di un a patologia fulminante, un’aritmia, o la Sids, la sindrome del decesso improvviso del lattante in culla. L’Italia intera si è stretta attorno ai genitori della piccola Serena, Vincenzo e Rodriga, imprenditori agricoli, gestori di  un’attività familiare tra Ancarano e Torano… due genitori rimasti orfani in un modo tremendo, un qualcosa che va contro natura.

La storia di Serena ci ha scossi nel profondo, poco ma sicuro. Nessuno la dimenticherà, mentre la nostra penisola si è stretta, nel silenzio e nel raccoglimento, attorno alla famiglia, e alle due comunità maggiormente provate, porgendo le più sentite condoglianze, tra l’incredulità e la fortissima amarezza.

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