Bancomat, aumentano i costi per i prelievi: ecco chi pagherà di più
La lotta al Covid sembra giunta ad una nuova, positiva, fase. Ma altre ‘mazzate’ si abbattono sugli italiani. Non bastavano i rincari record sulle bollette di energia elettrica e gas (per l’Arera, autorità di regolazione del settore nel primo trimestre gennaio-marzo parliamo di +55% per l’elettricità e del +41,8% per il gas). No. Adesso anche per utilizzare il bancomat sono previsti degli aumenti davvero importanti.
Andiamo a vedere di cosa si tratta. Bancomat Spa, la società che gestisce da più di 30 anni i più diffusi circuiti di pagamento e prelievo in Italia, ha deciso di modificare le modalità di remunerazione del servizio prelievo del contante. L’Antitrust ha avviato un’istruttoria il cui esito in merito alla proposta sarà ufficializzato entro aprile.
I prelievi effettuati in un anno presso gli sportelli ATM di banche diverse da quella che ha emesso la carta sono circa 150 milioni su un totale di 500 milioni. Generalmente le banche che consentono ciò fanno pagare una commissione, non superiore ad Euro 1,50, che non tiene conto dell’ammontare della somma prelevata. Questo costo può essere modificato con motivazione giustificata e soprattutto informando anticipatamente i clienti, i quali possono scegliere di recedere dal contratto. In ogni caso, comunque, la banca che ha emesso la carta deve riconoscere alla banca proprietaria dello sportello ATM una commissione interbancaria di 49 centesimi.
La richiesta di Bancomat Spa all’Antitrust
Come rivelato da “Il Sole 24 Ore” se l’Antitrust dirà sì alla richiesta di Bancomat Spa, il costo dei prelievi presso gli sportelli ATM saranno decisi da ogni singola banca proprietaria del punto di prelievo. A spingere verso questa decisione sono i gruppi bancari maggiori, che dispongono di numerosi punti ATM in tutta Italia. I gruppi minori, invece, specialmente le banche on line o quelle che non hanno molti sportelli sul territorio, ritengono che così sarebbero danneggiate. Perplessità sono state avanzate anche da associazioni di banche private come Assopopolari e Pri.banks.
Oggi la commissione interbancaria viene stabilita ogni due anni, con la nuova proposta, invece, il tetto massimo di 1,50 euro per prelievo sarà sottoposto a verifica con un’analisi che Bancomat Spa presenterà all’Antitrust. Altroconsumo ha fatto sapere: “È chiaro che questo valore massimo non ci soddisfa. C’è la ragionevole presunzione che, fissato un cap, tutte le banche vi si allineeranno come è accaduto ad esempio con la commissione sull’accordato per i fidi sui conti correnti che prevede un cap dello 0,5% a trimestre, valore che tutte le banche oggi applicano”. Molti clienti delle banche oggi pagano meno di 1,50 euro per operazione di prelievo. Magra consolazione il fatto che gli aumenti, in caso di ok dell’Antitrust a Bancomat Spa, saranno in vigore dopo 12-18 mesi per questioni tecniche.