Autostrade, scattano gli aumenti del 2025: le tratte interessate e cosa cambia
Con l’inizio del nuovo anno arriva la stangata per tutti gli automobilisti. Dal 1° gennaio 2025, infatti, entra in vigore l’adeguamento deciso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) per allineare le tariffe dei pedaggi autostradali al tasso di inflazione previsto per l’anno in corso. L’aumento copre circa metà della rete italiana.
Il 2025 si apre con una novità molto importante per gli automobilisti. Dal 1° gennaio entra in vigore l’adeguamento deciso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per allineare le tariffe dei pedaggi autostradali al nuovo tasso d’inflazione. Si tratta di una brutta notizia per tutti coloro che ogni giorno percorrono i tratti autostradali italiani.
Le tratte autostradali interessate dall’aumento saranno solo quelle gestite dalla Società Autostrade per l’Italia S.p.A. (circa 2.800 Km). L’adeguamento riconosciuto è pari all’1,80%, che corrispondente al tasso di inflazione programmato per l’anno 2025, ai sensi di quanto disposto dall’art. 14, comma 2, della legge n.193 del 16 dicembre 2024. Per tutte le 22 Società Concessionarie Autostradali interessate dalla procedura di aggiornamento dei Piani Economico – Finanziari, invece, non sono previste variazioni tariffarie sulla rete autostradale a pedaggio. Per la rete gestita da Autostrade per l’Italia, che comprende 2.800 chilometri di arterie principali come l’A1 Milano-Napoli e l’A14 Bologna-Taranto, l’incremento tariffario è stato fissato all’1,80%. Un altro adeguamento riguarda la Salerno-Pompei-Napoli, con un aumento dell’1,677%.
Gli sconti
Nonostante gli aumenti previsti dalla nuova norma del Mit, Autostrade per l’Italia ha confermato che resteranno attivi gli sconti generalizzati per gli utenti, evitando così un aumento complessivo delle tariffe stimato intorno al 3%. Ciò non toglie che per tutti gli automobilisti rappresenta una brutta gatta da pelare. Il costo della vita è già diventato abbastanza esoso, i rincari autostradali rappresentano l’ennesimo esborso che pesa come un macigno sulle spalle degli italiani.