Auto sulla folla dopo il corteo del 25 aprile: un morto e due feriti a Lanciano

Lanciano (Chieti) – Una giornata di lutto e sgomento ha colpito la città di Lanciano, in provincia di Chieti, dove una tragica tragedia ha scosso la comunità al termine della commemorazione del 25 aprile. Un’auto, una Lancia Musa grigia, ha travolto diversi pedoni in Piazza Pace, nei pressi di via del Torrione, causando la morte di un uomo e il ferimento di altre due persone.

L’incidente è avvenuto intorno alle 10:30, poco dopo la cerimonia al monumento agli Eroi Ottobrini organizzata dall’ANPI. Secondo le prime ricostruzioni, l’auto, guidata da un uomo, ha imboccato a forte velocità la discesa di Piazza Pace, travolgendo le persone che si stavano spostando verso Piazza Plebiscito.

La vittima è Gabriele M., 81 anni, un ex carabiniere, morto sul colpo dopo essere stato sbalzato in aria e ricaduto sull’asfalto. Una donna è stata immediatamente trasportata all’ospedale di Lanciano per le cure del caso, mentre altre persone presenti sul luogo hanno riportato contusioni o sono state colte da shock.

La scena che si è presentata ai soccorritori è stata drammatica. Testimoni oculari raccontano di scene di panico, urla e persone che correvano in preda al terrore, con corpi a terra. L’immediato intervento di carabinieri, vigili del fuoco, ambulanze e dell’elicottero del 118 ha permesso di soccorrere i feriti e mettere in sicurezza la zona, che è stata prontamente transennata.

Le autorità competenti hanno avviato le indagini per accertare le cause e la dinamica dell’incidente. Al momento, non è ancora stato confermato se si tratti di un gesto volontario o di una tragica fatalità. L’autista della Lancia Musa è stato fermato per accertamenti e sottoposto ai test di rito.

La comunità di Lanciano è sotto shock per questa tragedia che ha brutalmente interrotto i festeggiamenti del 25 aprile, lasciando un profondo dolore e molte domande a cui dare risposta. L’intera città si stringe attorno alle famiglie delle vittime e ai feriti, in attesa di conoscere la verità su quanto accaduto.

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