Aurora morta nell’incidente col papà ubriaco, la zia: “Un dolore che devasta l’anima”

Una tragedia che si riempie di dettagli sempre più drammatici quella accaduta alle 2,30 della notte del 7 luglio 2024, quando una tranquilla strada di Villabate, nel Palermitano, è stata teatro di incidente mortale. Una bambina di tre anni, Aurora Brusa, ha perso la vita in uno scontro che ha scosso profondamente la comunità locale. Il padre, alla guida di una Volkswagen Polo, ha perso il controllo del veicolo affrontando una curva in via Nappa. Secondo quanto accertato dai carabinieri, il padre guidava sotto effetto dell’alcol: un primo esito ha evidenziato un tasso alcolemico superiore al limite di 0,50 microgrammi per litro. A complicare ulteriormente la situazione, l’uomo era senza patente, poiché gli era stata ritirata recentemente, e l’auto era sprovvista di assicurazione.

Una tragedia che si riempie di dettagli sempre più drammatici quella accaduta alle 2,30 della notte del 7 luglio 2024, quando una tranquilla strada di Villabate, nel Palermitano, è stata teatro di incidente mortale. Una bambina di tre anni, Aurora Brusa, ha perso la vita in uno scontro che ha scosso profondamente la comunità locale. Il padre, alla guida di una Volkswagen Polo, ha perso il controllo del veicolo affrontando una curva in via Nappa. Secondo quanto accertato dai carabinieri, il padre guidava sotto effetto dell’alcol: un primo esito ha evidenziato un tasso alcolemico superiore al limite di 0,50 microgrammi per litro. A complicare ulteriormente la situazione, l’uomo era senza patente, poiché gli era stata ritirata recentemente, e l’auto era sprovvista di assicurazione.

Gli investigatori della compagnia di Misilmeri stanno ora cercando di ricostruire esattamente le fasi dell’incidente per capire come la bambina abbia perso la vita. Il corpo di Aurora è stato trasportato all’istituto di Medicina legale del Policlinico per eseguire l’autopsia, come disposto dal magistrato di turno. Il padre, ora, rischia un’accusa per omicidio stradale. Secondo le prime informazioni, pare che al momento dell’incidente la piccola fosse in braccio alla mamma. Il conducente avrebbe detto che i freni della vettura avrebbero improvvisamente smesso di funzionare quando l’auto era in prossimità di una curva, in via Natta, dove un muro sorregge un cavalcavia e incrocia una strada sterrata. Una versione che verrà verificata dalle indagini condotte dai carabinieri, che hanno interrogato i genitori della piccola e compiuto i rilievi, mentre la procura ha aperto un fascicolo. Il quarantenne rischia di essere accusato di omicidio stradale.

Il ricordo della zia di Aurora

“Non può esistere consolazione per un dolore così profondo che ti attraversa il corpo e devasta l’anima. – scrive su Facebook Anna Brusa, zia di Aurora – Una vita innocente e pura, una splendida principessa dai grandi occhi azzurri, ‘è la tua fotocopia’, mi dicevano; Il sole della famiglia, non può spegnersi così. Ho sempre creduto in Dio, in un Dio buono che protegge…ma ultimamente alla luce di tutte le tragedie che accadono mi chiedo perché a rimetterci sono sempre più spesso i buoni e gli innocenti, perché questi non vengono protetti dal nostro Dio? Vivrai sempre nei nostri cuori angelo bello”

Le parole del sindaco

“Sono notizie che sconvolgono – le parole dopo l’incidente del sindaco Gaetano Di Chiara -. Al di là delle responsabilità e del senso civico di ciascuno, in questo momento stiamo piangendo un’innocente, una bambina di tre anni che ha perso la vita. Da genitore anch’io, non oso immaginare il dolore di questa famiglia. Da stamattina non si parla di altro in paese e aleggia una profonda tristezza. Quanto successo deve fare riflettere sui rischi che si corrono quando ci si mette alla guida. Non appena la salma sarà restituita ai genitori, comunicheremo il giorno dei funerali”.

Questo tragico evento si inserisce in una serie di incidenti simili avvenuti recentemente nella zona. Solo pochi giorni fa, sulla Palermo – Sciacca, un’altra tragedia stradale ha visto la morte di un bambino di sedici mesi. In quell’occasione, al volante c’era la madre del piccolo, Miriam Janale, che guidava con un tasso alcolemico tre volte superiore al limite consentito. Anche lei è indagata per omicidio stradale.

Questi drammatici episodi mettono in luce l’urgenza di affrontare seriamente il problema della guida in stato di ebbrezza e delle sue devastanti conseguenze. Le comunità locali sono in lutto e chiedono giustizia per le giovani vite spezzate troppo presto.

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