Augias ospite di Lilli Gruber: “Il diritto di voto da solo non vale, un terzo degli italiani non capisce cosa legge”
Sta facendo il giro dei social il video dell’intervento di Corrado Augias durante l’ultima puntata di Otto e mezzo. Ospite della collega Lilli Gruber, il giornalista prima discute animatamente con il meloniano Italo Bocchino sul recentissimo insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. Subito dopo, però, Augias si lascia andare ad una considerazione sul diritto di voto in democrazia, buttando in mezzo anche il fatto che “in Italia un terzo abbondante dei cittadini non capisce quello che legge”. Ed esplode inevitabile la polemica.
“Ho notato con allarme che Trump ieri ha detto che lo scampato pericolo all’attentato durante la campagna elettorale era un segno della benevolenza divina. – attacca Augias rivolto al suo interlocutore – Già Berlusconi aveva tirato in ballo il fatto di considerarsi unto dal Signore. Ecco, tirare in ballo Dio, secondo me, è una cosa molto pericolosa. Far ascendere il proprio potere a Dio ridà vita a un rituale antico, quello dell’unzione dei sovrani, sparito dai tempi della democrazia e delle grandi conquiste della sinistra democratica, caro Bocchino, cominciate con la Rivoluzione francese alla fine del ‘700”.
“Con Trump stiamo assistendo a un cambiamento epocale di clima. – prosegue nel suo sfogo Augias – Con lui è saltata quella democrazia fondata sull’equilibrio dei poteri, sulla partecipazione, non soltanto elettorale, delle masse e dei cittadini, sul funzionamento lento, rassicurante, cauto della democrazia. Ci avviamo verso una società dove le decisioni sono prese dal capo in maniera accelerata e fulminea, in nome dell’interesse generale e in nome di Dio”.
Il giudizio poco lusinghiero di Augias sugli italiani: video
Poi però il giornalista non riesce a tenere a freno la lingua: “Noi sappiamo che gli strumenti ormai fulminei di indirizzo dell’opinione pubblica sono tali che il diritto di voto ormai da solo non vale tutta la democrazia. Il diritto di voto deve essere accompagnato da una sufficiente possibilità di corretta informazione su come vanno le cose. Tutto un corredo”.
Parole che fanno saltare sulla poltrona Bocchino che chiosa: “Infatti non c’è una corretta informazione oggi, ma un’informazione tutta governata dalla sinistra”. Ma Augias non molla e, anzi, raddoppia: “Allora, quando lei dice… che l’esercizio del potere di voto da parte del comune cittadino non pienamente informato… abbiamo appena appreso poche settimane fa che in Italia un terzo abbondante dei cittadini non capisce quello che legge, si chiama analfabetismo funzionale”.