ATTENZIONE, SE VEDETE QUESTO AL MARE SCAPPATE

Il mare è meraviglioso, sia per il suo ecosistema e la sua biodiversità che per offrirci refrigerio dalla calura estiva insopportabile, specie quella di questi ultimi giorni. Eppure ci sono dei pericoli che non possono non essere conosciuti, ma che possono provocare tragedie dall’esito irreversibile.

Dati alla mano, gli studiosi dell’Istat hanno effettuato delle ricerche dalla quali si evince che i bagnanti che hanno perso la vita negli ultimi 18 anni, in un arco temporale , oggetto dei loro studi, che va dal 2003 al 2020, sono davvero tantissimi, trattandosi di quasi 7 mila persone. Dati raggelanti, da far venire la pelle d’oca.

Ogni anno, se nell’arco temporale oggetto dei loro studi, perdevano la vita per annegamento 400 persone, oggi,  sebbene tale dato sia in riduzione, è comunque un’emergenza che va fronteggiata solo tramite i consigli di chi se ne intende, in modo da non compromettere seriamente la salute e la vita.

Parliamo di un’emergenza che va fronteggiata solo grazie ai consigli degli esperti che, dati alla mano , ci invitano a fare attenzione a fenomeni che, magari, potrebbero, a primo avviso, non destare grosse preoccupazioni ma che, invece, potrebbero causare conseguenze irreversibili.

Gli esperti raccomandano di scappare ai bagnanti se vedono una cosa in mare ma cosa?

Dal 2016 al 2021, secondo un’indagine della Società nazionale di Salvamento, 875 su 1327 annegamenti , si sono verificati nei litorali marini e 470 nelle acque interne, quindi fiumi o laghi. Quando parliamo di litorali marini, non possiamo non parlare di uno dei pericoli più forti per la nostra vita, quello legato alla corrente di risacca, detta anche corrente di ritorno.

Essa è la responsabile del 35 % degli annegamenti in mare totali, con una media di quasi 50 decessi per stagione balneare. Doveroso conoscere di cosa parliamo, per poi capire come fronteggiarla, sulla bae dei consigli degli esperti.

Essa, chiamata in inglese rip current, è una corrente marina stretta e incanalata che crea in prossimità delle spiaggie sabbiose o dei moli,  peraltro a poca distanza dalla riva, e questo la rende ancora più pericolosa poiché, proprio nelle acque basse, fanno il bagno i bambini e gli anziani, tra i soggetti più esposti al rischio di finirci dentro .

La corrente di risacca, partendo  dalla costa, si dirige verso il mare aperto, perpendicolarmente o formando un angolo acuto rispetto alla costa stessa. Tradotto in soldoni, i bagnanti vengono trascinati al largo in un batter d’occhio e la cronaca, nazionale ed estera, è piena di tremendi episodi che non hanno lasciato scampo ai convolti. . La rip current, in pochi secondi, può risucchiare bambini, anziani o bagnanti che non sanno nuotare, facendo perdere loro la vita. 

La corrente di risacca si riconosce per le sue onde piatte o poco agitate ma in prossimità della riva. Gli esperti consigliano a chi finisce dentro tale corrente, di non agitarsi, spostandosi lateralmente per uscire dalla zona di pericolo. Per fuggire, nuotate in direzione parallela alla costa, e dopo essere usciti dalla corrente, avanzate ad angolo, verso la riva. Se non riuscite a nuotare, galleggiate o cercate di camminare con calma nell’acqua, se toccate il fondo.