“Amore a distanza e sesso con i robot”. Sex Toys con intelligenza artificiale, le novità arrivano dalla Cina.
La rivoluzione tecnologica porta con sé, ormai da tempo, una grande domanda: come diventerà l’umanità quando le AI avranno invaso ogni spazio delle nostre vite, anche negli aspetti più intimi? Le risposte, purtroppo, arrivano ogni giorno. E ci dicono che saremo sempre più soli e divisi, incapaci di intraprendere relazioni affettive, abbandonati agli istinti primordiali in uno spazio sempre più virtuale. Scordatevi l’amore romantico, i corteggiamenti, i primi rossori, la scoperta passo dopo passo di un altro essere umano con cui condividere la nostra intimità. Perché il futuro che ci stanno apparecchiando è spaventoso.
E a confermarlo, ci sono le novità presentate alla Fiera dell’Erotismo di Shangai. Sì, perché il 70% dei giocattoli erotici usati nel mondo vengono prodotti in Cina. E stanno diventanto sempre più sofisticati: alcuni di essi utilizzano l’intelligenza artificiale. Proprio così: le AI si infilano anche nei nostri letti. I cosiddetti “giocattoli intelligenti” sono sempre più popolari e ricercati. Non solo in Cina, ma anche in Europa e negli Stati Uniti, si vendono prodotti che permettono di fare l’amore a distanza. Mentre si è soli, ma con l’illusione di stare con qualcuno. Senza toccarsi, senza un bacio. Solo un’azione meccanica.
Tanto che ormai siamo a un passo dalla realizzazione di qualcosa che sinora era relegato ai film di fantascienza distopica: il sesso con i robot. Che passa dalla realizzazione di “bambole erotiche” sempre più iperrealistiche e dai sex toys che, sfruttando le AI, sono in grado di “sincronizzarsi” con i film hard replicando i movimenti degli attori. Anziché uscire per cercare compagnia, resteremo a casa per accoppiarci virtualmente con Rocco Siffredi o con i divi dell’hard che preferiamo. Così, nascono i social network in cui gli utenti si ritrovano per fare sesso controllando da remoto i giocattoli sessuali del “partner” di turno.
Oltre alla freddezza di un gesto d’amore che si trasforma in mera soddisfazione di istinti primordiali, rigorosamente senza incontrare un altro essere umano, c’è anche una gigantesca questione che riguarda la privacy. Non bastavano i dati che ci sottraggono sui social. Ora c’è il rischio che siano catalogati (se non lo sono già), i nostri gusti e le nostre più intime reazioni anche sotto le lenzuola. Ma anche parlare di lenzuola è ormai obsoleto. Meglio riferirsi a un pezzo di plastica o di metallo che sarà in grado di ricordare il tipo di pulsazioni dell’utente al momento dell’orgasmo.
Così ci penserà il sex toys, senza che facciamo fatica. Ansimanti e chiusi in camerette sempre più simili a celle, dove l’umanità e i suoi sentimenti evaporano nel vuoto tecnologico.