Amadeus già pentito dell’addio alla Rai? Il retroscena
Amadeus ha da poco detto addio alla Rai ed è pronto a sbarcare su Discovery per una nuova avventura. Durante una lunga intervista al settimanale “DiPiù”, lo storico dirigente della Rai, Mario Maffucci, ha rivelato alcuni retroscena in merito alla decisione presa dal noto conduttore. Scopriamo insieme le sue parole.
Amadeus dice addio alla Rai: le parole di Mario Maffucci
Nell’ultimo numero del settimanale “DiPiù”, Mario Maffucci, storico dirigente della Rai, ha rilasciato alcune considerazioni in merito all’addio di Amadeus all’azienda in un’intervista rilasciata a Francesco Cordella. Maffucci ha paragonato l’addio di Amadeus alla “grande fuga” del 1987, quando numerosi volti noti della tv di stato erano passati a Mediaset, allora conosciuta con un diverso nome. “Com’è successo a Baudo, alla Carrà e alla Bonaccorti, Amadeus è sicuramente affascinato dall’idea di contribuire a costruire un nuovo polo televisivo. Inoltre, c’è il fatto che non si sentiva più sereno in Rai, dove provava un disagio che lo ha spinto a lasciare…“, ha dichiarato lo storico dirigente Rai. (Continua a leggere dopo la foto)
Mario Maffucci, il ricordo dei personaggi del passato che hanno lasciato la Rai
Mario Maffucci, ex dirigente Rai, ha recentemente condiviso il suo pensiero sull‘addio di Amadeus alla Rai, commentando: “Comunque ha ricevuto una bella offerta per quattro anni, ma dubito che i soldi siano stati determinanti nella sua scelta”. Maffucci ha poi paragonato Amadeus a figure storiche come Pippo Baudo, di cui ha detto: “Baudo era considerato lui stesso la Rai, all’epoca aveva alle spalle due edizioni di Fantastico con ascolti incredibili, fino a venti milioni di telespettatori a puntata, e tre Sanremo da record con picchi di diciassette milioni di spettatori a serata. Era proprio com’è oggi Amadeus”. Inoltre, ha ricordato l’abbandono di un altro grande volto della Rai, Raffaella Carrà: “Lei in quel periodo era come Baudo, un volto simbolo della Rai perchè veniva dai successi di Canzonissima e di Pronto Raffaella. Berlusconi la voleva a tutti i costi, le inviò centinaia di rose in camerino e alla fine riuscì a convincerla”. (Continua a leggere dopo la foto)
“Amadeus è un fuoriclasse che ha mille carte da giocare, ma il rischio che si debba fare marcia indietro, quando si fanno scelte del genere, è sempre in agguato, lo dimostra la storia”, ha dichiarato Mario Maffucci nella sua lunga intervista a “DiPiù”. Anche Erica Bonaccorti, così come ha fatto Amadeus, aveva deciso di lasciare la Rai ai suoi tempi. “Enrica aveva un successo clamoroso con il suo Pronto chi gioca, diretto da Gianni Boncompagni. In quell’anno incredibile il suo addio fu l’ultimo grande colpo di Berlusconi per indebolire la Rai“, ha dichiarato lo storico dirigente Rai. Maffucci ha ricordato che tutti i personaggi citati, alla fine, avevano deciso di fare marcia indietro. “Pippo Baudo a Mediaset trovò un ambiente poco accogliente e si ritrovò presto con le ali spezzate perchè personaggi come Mike Bongiorno faticavano ad essere guidati da un collega. Raffaella Carrà fece due programmi che andarono peggio del previsto. Enrica, invece, tornò in Rai per una normale scelta di carriera, non per qualche delusione“.