Alluvione Spagna, due mesi fa avevano previsto cosa sarebbe successo
Sono ancora impresse nella mente di tutti noi le immagini che arrivano in questi giorni da Valencia, in Spagna, dove come si sa si è abbattuta una alluvione che al momento ha provocato 158 decessi e un numero imprecisato di sfollati.
La situazione è ancora molto seria con interi paesini che nei pressi di Valencia sono isolati completamente. Manca elettricità e acqua corrente. Una situazione che si risolverà forse nei prossimi giorni. Questa alluvione è una delle peggiori mai avvenute in Spagna.
La popolazione non ricorda un episodio simile. A Valencia vivono anche molti nostri connazionali che in queste ore hanno riferito su quale sia la situazione. Colpiscono al cuore le immagini delle auto colpite dalla piena dell’acqua e ammassate come se fossero oggetti del peso di qualche grammo.
L’acqua ha portato via tutto, colpendo ogni cosa si trovava sul suo percorso. Un fiume di fango si è riversato sulel strade di Valencia e delle cittadina vicine. Molta gente ha perso tutto e ci vorrà comunque del tempo perchè la situazioni torni presto alla normalità.
Un evento che secondo quanto affermato dai meteorologi dipende molto dal cambiamento climatico in atto, una situazione a cui si sta tentando di trovare delle soluzioni. Il Mediterraneo infatti ogni anno è sempre più caldo e questo causa più forza centrifuga in aria che si scatena appunto durante le precipitazioni.
Ma andiamo a vedere nel dettaglio che cosa era previsto un paio di mesi fa in quanto qualcuno pare che avesse capito cosa sarebbe successo a Valencia.
Secondo quanto riferiscono i media internazionali quanto accaduto a Valencia potrebbe avere un responsabile. E non stiamo parlando di teorie del complotto, tutt’altro. Infatti da quanto riferisce anche il quotidiano Il Messaggero quanto accaduto in Spagna potrebbe essere “colpa” dell’inseminazione arificiale delle nuove.
Il vicino Marocco infatti sta sviluppando dei progetti di cloud seeding, ovvero inseminazione artificiale delle nuvole, una pratica che tradotta in maniera semplice serve a favorire le precipitazioni. A fine agosto, l’agenzia meteorologica spagnola El Tiempo ha lanciato un allerta riguardo i rischi connessi a questi progetti, sottolineando che il Marocco sta sviluppando un totale di 20 progetti di cloud seeding nell’ambito del suo piano nazionale per combattere la scarsità idrica.
Gi esperti spagnoli hanno sottolineato come questi progetti, seppur mirati a migliorare la situazione idrica in alcune aree del pianeta come il Marocco, possono avere effetti ancora tutti da studiare sul clima provocando siccità in aree inattese o a piogge intense e inondazioni come avvenuto in Spagna.
Proprio al Sud della Spagna sono preoccupati da questo fenomeno. Il fenomeno del cloud seeding non è una novità attuale ma in alcune aree del pianeta lo si pratica da anni. Quali siano però i reali effetti sul clima e se sia pericoloso effettivamente ancora nessuno può dirlo. Qualora dovesse essere provata una relazione tra quanto accaduto in Spagna e il fenomeno del cloud seeding in Marocco sicuramente le autorità prenderanno dei provvedimenti.
Inoltre secondo quanto riporta anche la testata giornalistica Leggo, “in questo contesto, si aggiunge la dimensione geopolitica, poiché le decisioni di un singolo Paese possono alterare le condizioni ambientali e generare conflitti tra Stati, come tra Spagna e Marocco”.
Staremo a vedere che cosa succederà nelle prossime ore o nei prossimi giorni, fatto che sta che la notizia in questione ha già dato pane per i denti dei complottisti che sui social stanno cominciando a commentare la notizia con affermazioni di dubbia autenticità.