Allarme attacchi informatici in Italia: nel mirino ospedali e aiuti umanitari
Il Csirt (Computer Security Incident Response Team), struttura istituita presso l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, ha diramato un alert per possibili attacchi informatici in Italia. Nel comunicato di allarme si legge che da ieri sera “sono attesi attacchi informatici provenienti dalla Russia e da Paesi orientali, indirizzati su vasta scala anche verso l’Italia….probabilmente in virtù degli aiuti umanitari che si stanno ponendo in essere”.
L’agenzia sottolinea la necessità di “alzare al massimo i livelli di sicurezza, chiedendo ai vostri referenti aziendali ed ai fornitori, di monitorare in tempo reale i sistemi di sicurezza”.
Gli obiettivi più sensibili
Le aziende sanitarie e ospedaliere, sono “obiettivo molto sensibile”, così come gli enti governativi italiani e le aziende strategiche per l’interesse nazionale. L’invito è quello di rivolgere massima attenzione alla posta elettronica, all’antivirus, ai siti esposti verso l’esterno. La comunicazione è stata inviata a tutti gli ospedali del Piemonte dal Dirmei, il Dipartimento malattie infettive, che invita ad “alzare al massimo i livelli di sicurezza”, ponendo “massima attenzione alla posta elettronica, all’antivirus, ai siti esposti verso l’esterno. Purtroppo, anche queste, sono azioni di guerra”.
Identiche comunicazioni sono state diramate in tutta Italia. Nel Lazio, ad esempio, dove “il Sistema sanitario regionale – ha detto l’assessore Alessio D’Amato – è in stato di massima allerta ed è stato innalzato il livello di cybersicurezza. Attivato il monitoraggio in tempo reale dei sistemi di sicurezza. Massima attenzione alla posta elettronica, all’antivirus, ai siti esposti verso l’esterno”.
Lo stato di allarme è tra domenica 6 e lunedì 7 marzo, anche se il pericolo non finisce. Perchè proprio la domenica? Perchè si tratta di un giorno in cui solitamente, anche per la riduzione del personale presente, si registra un allentamento delle difese da possibili intrusioni informatiche. L’invito del Csirt è dunque ad alzare l’attenzione e adottare tutte le misure di protezioni degli assetti It (Information technology).
Già dallo scorso febbraio, in relazione a quanto stava accadendo in Ucraina, il Csirt nazionale aveva dato indicazione di incrementare le difese ai sistemi per “l’acuirsi delle attività malevole nello spazio cibernetico”. Il premier Mario Draghi aveva risposto, facendo attivare uno specifico nucleo per la cybersicurezza, allo scopo di condividere le informazioni raccolte con un tavolo permanente dedicato alla crisi attuale.