Alain Delon morto, il suo amore per i cani e la strana richiesta che fece infuriare gli animalisti

Si è spento Alain Delon, talentuoso e affascinante attore francese, all’età di 88 anni. A darne notizia i figli Alain Fabien, Anouchka e Anthony. L’attore, malato da tempo,  “è morto serenamente nella sua casa a Douchy“. Nato a Sceaux l’8 novembre 1935, figlio del gestore di un piccolo cinema e di una commessa, separati, Alain Delon fa l’impiegato di macelleria e a 17 anni si arruola nella marina militare francese. Ma Delon aveva il dono di una fotogenia che pareva fatta apposta per il cinema e ci arrivò quando aveva da poco superato i vent’anni. Sex symbol, icona del cinema francese e divo per antonomasia, gli ultimi istanti e chi c’era con lui.

Gli amori di Alain Delon

Una vita sentimentale tormentata quella di Alain Delon: prima ancora di porre fine alla relazione con Romy Schneider, iniziata nel 1958 sul set di L’amante pura, ebbe una storia con la cantante Nico, dalla quale nel 1962 ebbe un figlio, mai riconosciuto. Due anni dopo sposò Francine Canovas, dove nacque il figlio Anthony e dalla quale divorziò nel’68. Da quell’anno e per i successivi 15 fu legato all’attrice Mireille Darc, mentre dall’87 al 2001 ebbe al fianco la modella Rosalie van Breemen, madre di Anouchka e Alain-Fabien.

Negli ultimi tempi della sua vita, c’era la contestata Hiromi Rollin, 66 anni, aiuto regista al fianco dell’attore, prima come assistente poi come compagna. Uscito dai riflettori cinematografici dagli anni ‘90, Delon naturalizzato svizzero (dove risiedeva) era tornato sulle prime pagine dei giornali nell’estate del 2023, quando proprio i figli hanno presentato una denuncia contro la donna, accusandola di maltrattamenti, “circonvenzione di incapace” oltre che di mire sull’eredità del divo. (continua dopo la foto)

La malattia

Voglio morire, la vita è finita“: queste le scioccanti parole di Alain Delon, rivelate dal quotidiano “Le Parisien” nel gennaio corso, che l’attore francese avrebbe pronunciato il 20 luglio 2023 durante la visita di un medico nella sua casa di campagna a Douchy, nella Valle della Loira. Sempre lo scorso gennaio è stato reso noto che Alain Delon soffriva di un “linfoma ad evoluzione lenta” e avrebbe espresso il desiderio di ricorrere all’eutanasia. Nel 2019, dopo aver ricevuto la Palma d’oro, era stato colpito da un ictus. 

“È morto serenamente nella sua casa di Douchy, circondato dai suoi tre figli e dalla sua famiglia. È andato a raggiungere Marie tra le stelle così care al suo cuore. La sua famiglia vi chiede gentilmente di rispettare la sua privacy in questo momento”, si legge nel comunicato stampa rilasciato all’AFP. Famiglia che è rimasta con lui fino alla fine.

Tutta la mia vita è lì, nelle tombe dei miei cani“. In queste parole si vede tutto l’amore che Alain Delon aveva per i suoi amici fedeli. E nel terreno di casa sua a Douchy, nel corso della sua vita, hanno trovato il riposo eterno circa 50 cani. Ciascuno con la sua lapide, con il suo nome. Le coppie sepolte insieme. Un cimitero, per averli vicino a sé per sempre. Un luogo eterno dove lo stesso attore francese ha chiesto di essere sepolto. Uno dei suoi primi quattrozampe è stata Gaia, una femmina di Dobermann. “Un giorno le ho urlato contro, le ho dato uno schiaffo sulle natiche. Lei si è seduta e mi ha guardato – raccontava Delon – . L’ho vista piangereDa allora ho capito tutto. Da allora i miei cani hanno sempre sorriso“. (continua dopo la foto)

La richiesta

Uno degli ultimi suoi cani è stato Loubo, un Pastore belga Malinois adottato nel 2014 a cui era molto legato. Un attaccamento quasi morboso, tanto che l’attore disse di aver lasciato tra le sue ultime volontà una precisa richiesta che relativa al suo amato Loubo: se fosse morto prima del cane, il veterinario avrebbe dovuto sottoporlo a eutanasia perché non voleva che rimanesse solo. Un augurio che ha spaccato gli amanti degli animali: la maggior parte non ha gradito la richiesta, considerandola un gesto egoistico. “Se muoio prima di lui, chiederò al veterinario di partire insieme. Gli farà un’iniezione in modo che “muoia tra le mie braccia. Lo preferisco piuttosto che sapere che si lascerà morire sulla mia tomba davanti a tanta sofferenza“, aveva detto l’attore.

È il cane della mia fine vita perché non voglio morire e lasciare dietro di me un cane (…) È il mio unico cane ed è è il cane della mia fine vita. Per me è capitale e molto importante“, disse ancora. E proprio questo amore così viscerale ha fatto molto soffrire l’attore francese quando anche Loubo è rimasto coinvolto nelle ultime battaglie familiari: fra le varie accuse rivolte alla compagna dell’attore c’era anche quella di aver maltrattato il cane e di averlo fatto finire in un rifugio.