Divenuto un volto popolare negli Stati Uniti e poi nel mondo grazie alla serie “Il dottor Kildare” (1961-1966), in cui interpretava un giovane e affascinante medico, Chamberlain conquistò l’immaginario collettivo con il ruolo del padre Ralph de Bricassart nello sceneggiato “Uccelli di rovo” (1983), tratto dal romanzo di Colleen McCullough. La sua intensa interpretazione di un prete diviso tra vocazione e desiderio, accanto alla giovane Meggie Cleary, lo consacrò definitivamente come simbolo del melodramma televisivo. In Italia, la miniserie andò in onda su Canale 5 e divenne in breve tempo un vero e proprio cult, capace di incollare milioni di spettatori allo schermo.
Negli anni successivi, l’attore continuò a lavorare soprattutto in televisione, partecipando a film tv e apparendo come guest star in celebri serie come “Will & Grace” e “Nip/Tuck”. Ma la sua presenza scenica rimase sempre legata a quell’immagine iconica di eroe romantico, tormentato e sensuale.
Nel 2003, Chamberlain pubblicò l’autobiografia “Shattered Love”, in cui fece coming out, rivelando la propria omosessualità dopo decenni di silenzio. In un’intervista del 2007 a Vanity Fair spiegò: “Sono riuscito a dire la verità solo a 68 anni, quando ormai sullo schermo non potevo più essere un eroe romantico. […] Nel momento stesso in cui ho scritto su quelle pagine la parola ‘omosessuale’, mi è sembrato che un angelo mi posasse un’ala sulla testa, liberandomi da ogni paura”.
Con la sua morte, se ne va un interprete raffinato, capace di attraversare i decenni con grazia e determinazione, e di lasciare un’impronta indelebile nella storia della televisione mondiale.