Addio a Linda Zennaro, chi era la ragazza morta annegata davanti al fidanzato nella laguna di Venezia

Per il secondo anno consecutivo, la festa del Redentore a Venezia è stata segnata da una tragica notizia. Nella notte del sabato, mentre la città lagunare era immersa in una delle celebrazioni più attese dell’anno, un dramma si è consumato al Lido di VeneziaLinda Zennaro, una ventunenne residente a Favaro Veneto, è morta annegata nel mare di fronte al faro Rocchetta.

Il comandante della polizia locale di Venezia, Marco Agostini, ha confermato l’accaduto attraverso i social media, precisando che «Il Redentore non c’entra nulla, salvo che probabilmente è stata l’occasione per un bagno notturno». La giovane è stata trovata priva di vita intorno all’una e mezza della notte, grazie all’intervento tempestivo dei sommozzatori dei vigili del fuoco che hanno recuperato il corpo in breve tempo, dopo la chiamata al numero unico per le emergenze.

Il fidanzato della vittima, un 28enne di Mestre, ha lanciato l’allerta ai soccorritori dopo che Linda era scomparsa sotto la superficie dell’acqua. L’uomo aveva deciso di non entrare in mare e ha assistito impotente alla tragedia. I medici del 118 intervenuti hanno tentato inutilmente di rianimare la giovane; successivamente, il corpo è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. Sarà il pubblico ministero a decidere se eseguire l’autopsia per chiarire le cause del decesso.

La causa della morte

Tra le ipotesi al vaglio, c’è quella di un malore improvviso, ma le indagini sono ancora in corso. Il fidanzato è stato interrogato dai carabinieri lagunari per chiarire i dettagli dell’accaduto. Nonostante inizialmente si pensasse che la giovane fosse in compagnia di altri amici, sembrerebbe non essere così, seppure un video postato poche ore prima della tragedia su Instagram mostra Linda su una barca con almeno due persone, diverse dal fidanzato

La Festa del Redentore, che quest’anno ha visto un’affluenza di oltre 100 mila persone, era in pieno svolgimento. I fuochi d’artificio, dedicati a Marco Polo con il titolo «Le luci di Marco Polo», hanno illuminato il cielo sopra il bacino di San Marco, offrendo uno spettacolo mozzafiato a centinaia di migliaia di spettatori. L’evento, che ha coinvolto 28 mila persone in acqua su più di 4 mila barche e 42 mila a terra nelle aree contingentate, ha visto la partecipazione anche di circa 30 mila persone da balconi, plateatici e altri punti panoramici.

La festa, che avrebbe dovuto essere un momento di gioia e celebrazione, è stata oscurata dalla tragedia, lasciando la città con un profondo senso di lutto e preoccupazione.

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