Abbraccia la nipotina ma sotto il vestitino nota qualcosa di assurdo: scopre che.. 

Il rapporto tra nonno e nipote è, in moltissimi casi, simbiotico. Chi ha la fortuna di avere ancora i nonni in vita, sa quanto preziosi siano per la loro crescita, dispensando preziosi consigli, autentica perle di saggezza e insegnamenti che custodiranno indissolubilmente per il resto della loro vita.

Un nonno è la guida, il faro, colui che si occupa del nipotino mentre i genitori sono al lavoro, in caso di loro assenza temporanea o di improvvisa scomparsa. C’è chi vive con loro, chi diventa adulto con loro e chi confida ad un nonno o ad una nonna quello che, forse, mai avrebbe avuto il coraggio e la forza di confidare ad un padre o ad una madre.

Sono lì, sempre pronti ad ascoltare, ad accontentare i loro nipotini, a catturare ogni loro segnale, comportamento, sorriso, lacrima , poiché sono attenti, premurosi, non lasciandoci sfuggire nulla ma proprio nulla. Hanno l’innato potere di carpire quello che non va, ancora prima che i loro nipotini glielo comunichino.

Questo “potere” è frutto di anni e anni di esperienza sul campo e non certo della magia .Eppure straordinaria è la loro capacità di saper orientare sempre verso le scelte giuste, invitando al rispetto dei veri valori, andati un tantino persi tra le nuove generazioni.

C’è un fatto di cronaca davvero sconvolgente, riguardante un nonno che, nell’abbracciare la nipotina,  sotto il suo vestitino ha notato qualcosa di assurdo. 

I fatti a dir poco sconvolgenti di cui sto per parlarvi sono accaduti in Francia, suscitando una fortissima ondata di indignazione tra il popolo del web che ha iniziato a scrivere, sui social, commenti carichi di rabbia e di voglia di farsi giustizia, senza attendere i termini lunghi previsti dalla legge.

Un nonno premuroso, nel giocare con la sua splendida nipotina, al suo rientro dall’asilo, abbracciandola forte a se, ha notato dei brutti lividi sulle gambe della piccolina di soli 5 anni, oltre al fatto che lei continuava a lamentarsi, mostrandosi con le lacrime agli occhi per via di dolori alle parti intime.

Insospettito in particolare dagli atteggiamenti troppo affettuosi del patrigno e della bimba e dai quei segni sul suo corpicino, ha sporto denuncia e le successive indagini hanno dimostrato la colpevolezza dell’uomo che è stato arrestato. Il compagno della madre, un 32enne di nazionalità algerina, è finito in manette, condannato in abbreviato a soli 3 anni di reclusione per violenza sessuale ai danni della figlioletta della fidanzata, ignara di quanto stesse accadendo.

Dalle ricostruzioni effettuate dai carabinieri al fine di capire se si trattasse di un episodio isolato o meno, e se la mamma della minore fosse a conoscenza della tremenda vicenda, si è saputo che gli abusi, sono cominciati quando la piccola aveva solo 4 anni e si sono protratti per i successivi due.

L’uomo approfittava dell’assenza della madre per lavoro per abusare della bambina che veniva convinta dal patrigno a non raccontare nulla, come solitamente avviene in questi casi. Per fortuna l’incubo ad occhi aperti è finito grazie al nonno premuroso che, da attento osservatore, è riuscito a incastrare il colpevole. Ancora una volta, si trovava all’interno delle mura domestiche, approfittando del rapporto di fiducia che lo rendeva insospettabile.