Addio per sempre a Pino D’Angiò, come è morto: le cause

Il mondo della musica italiana piange uno delle icone più amate degli anni ’80. A 71 anni si è spento ieri Pino D’angiò. Ad annunciare la morte dell’artista sono stati il figlio Francesco e la madre Teresa attraverso dei messaggi whatsapp mandati agli amici: “Purtroppo papà ci ha lasciati, colpito da un malore che lo ha portato via nel giro di qualche settimana, ha resistito tanto, come ha sempre fatto“. In molti, tra fan e amici sapevano che a lungo d’Angiò ha combattuto per le sue condizioni di salute.

Il successo

Pino D’Angiò, all’anagrafe Giuseppe Chierchia, è morto ieri, 6 luglio, all’età di 71 anni dopo aver collezionato successi internazionali e con la grande soddisfazione di aver visto il suo brano più noto, Ma quale idea, ridiventare un tormentone, negli ultimi mesi, dopo il remix dei Bnkr44 con i quali aveva anche duettato, a febbraio, sul palco di Sanremo.

Proprio loro in una storia Instagram lo hanno ricordato pubblicando un video: “Vorremmo prenderci un momento per omaggiare, ricordare e soprattutto una leggenda, un’icona che ha fatto innamorare e ballare tutto il mondo e che ci ha insegnato il valore della vita dell’umiltà e della spensieratezza. Pino era così, ha riso in faccia al diavolo è sempre stato un guerriero e ci ha insegnato ad amare la vita. Grazie fai buon viaggio“. (continua dopo la foto)

La carriera di Pino D’Angiò

Pino D’Angiò, è nato a Pompei, 14 agosto del 1952. Ed è considerato uno degli iniziatori del rap italiano. È diventato famoso per i suoi brani pop corso degli anni ’80, in particolare con la già citata Ma quale idea, con cui ha toccato grandi record sia in Italia, che all’estero, specie in Spagna, dove è stato in vetta alle classifiche per intere settimane. Ha lavorato anche come attore, doppiatore, conduttore e produttore musicale.

Insieme a tanti altri artisti come Andrea Mingardi, Riccardo Fogli, Gianni Morandi, Eros Ramazzotti e Mogol, ha fondato la Nazionale Italiana Cantanti, che ha messo insieme più di 40 milioni di euro in beneficenza dal 1981. Nel 2001 ha ricevuto un premio in America: il Rhythm & Soul Music Awards ed è stato l’ unico italiano a riceverlo. Nella sua carriera ha composto delle canzoni per Mina, ha lavorato per la Rai, ha condotto programmi radio e tv, cinema e ha doppiato film di Woody Allen. Insomma un’artista a 360 gradi che purtroppo è scomparso dopo ave lottato per settimane contro diverse malattie.

Nel corso della sua vita Pino D’Angiò ha lottato contro diverse malattie e due tumori. In un’intervista al Corriere della Sera ha raccontato, infatti, di aver subito sei operazioni alla gola, due tumori polmonari, una trombosi agli arti inferiori e un arresto cardiaco. La sua situazione, sebbene non avesse mai perso la forza o l’entusiasmo per la musica, era già molto difficile. Una dopo l’alta ha sconfitto ogni malattia come un vero eroe. Questa volta però non ce l’ha fatta. “Non esistono parole per spiegare il buio di questo momenti. Con immenso dolore, la famiglia comunica che oggi Pino ci ha lasciati“, recita la nota diffusa via social dalla famiglia.

Una tragedia inaspettata, come si evince anche da quanto evidenziato su X da Cinguettarai, secondo cui “Pino D’Angiò sarebbe previsto tra gli ospiti nella puntata di domani di Tim Summer Hits, registrata precedentemente