Alex Marangon, i risultati choc dell’autopsia: cosa è emerso
Alex Marangon, i risultati choc dell’autopsia: cosa è emerso – Alex Marangon non si sarebbe suicidato. Sul corpo del 25enne sono state trovate alcune ferite alla testa che potrebbero essere compatibili con l’urto di alcuni oggetti contundenti. L’esame è stato eseguito dal medico legale Alberto Furlanetto, nominato dalla Procura di Treviso, e da Antonello Cirnelli, perito della famiglia della vittima. Durante l’autopsia erano presenti anche i carabinieri. (continua a leggere dopo le foto)
Alex Marangon, i risultati choc dell’autopsia: cosa è emerso
Alex Marangon, il 25enne barista di Marcon (Venezia), sarebbe morto per dei colpi alla testa e poi è finito nel fiume Piave dove il suo corpo è stato trovato il 2 luglio su un isolotto a Ciano del Montello. L’allarme era scattato all’abbazia di Vidor dove il giovane si era recato per seguire una sorta di rito sciamanico. A stabilirlo sono stati i medici che oggi hanno eseguito l’autopsia sul corpo di Marangon.
Alex Marangon, arrivano i primi risultati dell’autopsia
Alex, che a Vidor era andato con un conoscente dicendo che si recava ad una festa, era scomparso il 30 giugno. Il giovane è stato ritrovato privo di vita due giorni dopo. Il ragazzo, secondo alcuni testimoni, era stato visto allontanarsi dall’abbazia verso il Piave seguito da due persone che erano al raduno. “Abbiamo appreso dalla stampa della esistenza di lesioni da corpo contundente e quindi che non si è trattato di suicidio. Se quelle lesioni sono causa della morte e dovrà stabilirlo l’autopsia, è probabile si vada verso l’omicidio e quindi bisogna beccare l’assassino”, ha detto Stefano Tigani legale dei familiari di Alex all’«ANSA». E ancora: “Sì, c’è un buco di tre ore da chiarire, ma anche altro va chiarito in una storia molto fitta in cui chiediamo che chi sa parli”.
Come scrive l’«Ansa», ci sono diversi elementi da valutare, tra cui gli aspetti tossicologici. I riti a cui Alex Marangon si è sottoposto prevedevano l’assunzione di una tisana con effetti psichedelici a base di ayahuasca e varie piante amazzoniche, per curare l’asma e l’ansia. Tale decotto sarebbe stato assunto dal ragazzo una prima volta di giorno. Alex Marangon sarebbe poi andato a bagnarsi nel Piave assistito da altre persone. In seconda battuta, la sera, il giovane avrebbe bevuto una seconda dose prima di allontanarsi per sempre. (continua a leggere dopo le foto)
L’appello dei genitori del ragazzo morto
La festa pare sia nata dall’idea di due fidanzati, Andrea Gorgi Zuin e Tatiana Marchetto. Alex Marangon sarebbe giunto a Vidor in auto e a Mestre avrebbe offerto un passaggio ad altri tre invitati. I genitori del 25enne hanno lanciato un appello per sapere più dettagli sul party nell’abbazia. “Sappiamo che almeno la metà delle persone che quella notte erano lì se ne sono andate prima dell’arrivo degli inquirenti. Chi sa cosa è successo si faccia avanti”, le parole dei genitori.