ITALIA, È ALLERTA ROSSA PER L’ERUZIONE DEL VULCANO

La storia docet, ci verrebbe da dire, dal momento che  uno dei pericoli più forti in assoluto è legato alle eruzioni dei vulcani. Chi è appassionato di scienza, ricorda quella  di cui si continua a parlare ancora oggi, verificatasi nei Campi Flegrei,  di dimensioni talmente grandi che le sue ceneri vennero ritrovate nel Mar Tirreno, nel Mediterraneo orientale e addirittura in Russia.

Non solo lo sciame sismico in corso, da mesi, nei Campi Flegrei ma anche un’altra zona della nostra penisola, in queste ore, sta preoccupando considerevolmente gli esperti che stanno monitorando la situazione e l’apprensione è davvero massima.

Proprio per questo, la Protezione civile si è vista costretta ad emanare l’allerta rossa che, per chi non se ne intendesse, è lo stato di allerta più elevato, per il pericolo che l’eruzione possa cagionare danni ingenti e minare l’incolumità dei locali. Le immagini di quanto sta accadendo sono impressionanti.

Fanno venire la pelle d’oca e  fanno vivere i residenti con la paura costante che l’incubo possa materializzarsi, di punto in bianco, non lasciando loro alcuno scampo per via della forza improvvisa della natura che irrompe.

E’ allerta rossa per l’eruzione del  vulcano. 

In queste ore, una valanga piroclastica, ossia una valanga di materiale, spesso dovuto ad un crollo di una colonna eruttiva si è riversata sul lato dello Stromboli, giungendo sino al mare e questo ha portato la Protezione civile ad emettere l’allerta  rossa. Il passaggio da quella gialla all’allerta massima è legata alla pericolosità evidenziata nei più recenti rapporti.

Come noto, la Protezione civile opera in accordo con la comunità civile, optando per l’innalzamento del livello dall’allerta, come si legge nella sua nota,  dopo la  riunione con i Centri di competenza e il Dipartimento della Protezione civile della Regione Siciliana.

Ovvio che   l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Osservatorio etneo, Osservatorio vesuviano e Sezione di Palermo), il Cnr-Irea e le Università di Firenze, Palermo, Pisa e Torino,  hanno un ruolo di primo piano nel monitoraggio dell’attività vulcanica dello Stromboli.

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo ha fatto sapere che nel pomeriggio di ieri, intorno alle  16:18 di ieri,  si è verificato un flusso piroclastico sullo Stromboli e non è tutto, in quanto il flusso lavico prodotto dalla bocca, situata a 700 metri sul livello del mare,  si sta espandendo lungo la Sciara del Fuoco,   per cui  sta raggiungendo sempre di più il mare.

Questo porta l’attenzione sulle conseguenze che l’eruzione potrebbe avere  sulla popolazione. Sono state adottate le prime misure precauzionali, per la sicurezza delle persone sull’isola,  ed è il primo cittadino a monitorare la situazione, fornendo gli opportuni aggiornamenti.  I residenti dell’isola devono attenersi  attentamente le indicazioni delle autorità locali di protezione civile. Ovviamente la situazione continua ad essere molto delicata,  in attesa di ulteriori sviluppi che saremo pronti  a fornirvi .