Legittima difesa: scagionato Carabiniere che ferì ladro
Il ladro fece retromarcia colpendo la vettura dei militari e dopo l’urto riprese la corsa, per poi scappare a piedi. Nello scendere, però, fece come per prendere qualcosa: il carabiniere, pensando a un’arma, aprì il fuoco, colpendolo a una mano e a una natica.
Il 3 agosto 2017 sparò e ferì con due colpi di pistola un ladro in fuga, dopo un inseguimento. Per l’episodio, avvenuto a Cattolica un carabiniere era indagato per lesioni personali, ma ora la sua posizione è stata archiviata dal Gip di Rimini che ha ravvisato, come la Procura, la legittima difesa e l’uso legittimo delle armi. Ne dà notizia la stampa locale.
Anche se l’uomo, che aveva rubato un furgone non intendeva aggredire l’incolumità del carabiniere, secondo il giudice Vinicio Cantarini il militare aveva più ragioni obiettive per presumere il contrario e quindi per fare fuoco. Il ladro, una volta intercettato nel centro abitato, lanciò il mezzo a tutta velocità, prima di ritrovarsi, dopo quasi mezz’ora di inseguimento, in una strada senza uscita.
Fece retromarcia colpendo la vettura dei militari e dopo l’urto riprese la corsa, e poi scappò a piedi. Nello scendere, però, fece come per prendere qualcosa: il carabiniere, pensando a un’arma, aprì il fuoco, colpendolo a una mano e a una natica.