Il piccolo Vincenzo morto nel pozzo, indagati gli educatori e il proprietario del terreno

Non si placano la tristezza e l’orrore a Siracusa per la sorte del piccolo Vincenzo, 10 anni, morto affogato dopo essere caduto in un pozzo in contrada Falabia a Palazzolo Acreide, provincia di Siracusa. Il piccolo partecipava al campo estivo per disabili psichici e motori dell’Anffas (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale). Con lui si era temuto per le sorti di un’educatrice che si era calata nel pozzo per tentare di salvarlo, rimanendo però ferita e sotto shock. In attesa dell’autopsia e di chiarire come sono andati di preciso i fatti, la procura di Siracusa ha aperto le indagini nei confronti del proprietario del terreno e degli educatori presenti. Si tratta di un atto dovuto.

 L’elicottero “Drago 148” è decollato tempestivamente dall’aeroporto di Catania per prestare soccorso, come testimonia anche il sindaco del paese. Il bambino è morto affogato. Il pozzo, che si trova in contrada Falabia, sarebbe profondo 15 metri e non 7 come appreso in un primo momento e per metà è pieno di acqua. La donna soccorsa è una 54enne. Il corpo del piccolo è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco.

Indagati il proprietario del terreno e gli educatori

Vicenzo Lantieri, 10 anni, è morto precipitando nel pozzo di contrada Falabia. Si trovava insieme al fratello disabile e altri ragazzi. Il dramma si è consumato in una fattoria didattica del presidente dell’associazione, Giuseppe Giardina. Come atto dovuto, verranno iscritti nel registro degli indagati gli educatori presenti e il proprietario del terreno. Questo permetterà alle persone coinvolte di nominare consulenti per gli esami medico-legali.

Le prime ricostruzioni

Il gruppo di bambini, circa una ventina, tra cui diversi con disabilità, compreso il fratello di Vincenzo, stava esplorando la fattoria quando Vincenzo è salito su una copertura di un pozzo artesiano profondo 15 metri, con acqua e fango sul fondo. Nonostante gli educatori lo avessero invitato a scendere, la botola non ha retto al suo peso. Il chiavistello si è rotto, precipitando il piccolo nel pozzo. Una volontaria ha tentato di soccorrerlo, scendendo i gradini del pozzo, ma è rimasta bloccata, forse colta dal panico. I vigili del fuoco hanno soccorso la donna, mentre il corpo di Vincenzo è stato recuperato dai sommozzatori

Il dolore dei genitori di Vincenzo

Il paese è scosso. Sui social, tantissimi messaggi di cordoglio sono stati inviati ai genitori del bimbo, Paola Carnemolla e Salvo Lantieri. “Il mio cuore si è fermato insieme al tuo in quel maledetto pozzo. Ti amo Vincenzo”, ha scritto la madre. La coppia, molto conosciuta in paese, oltre a Vincenzo, ha un figlio maggiore disabile e un altro bambino di 4 anni. La comunità si stringe attorno alla famiglia, colpita da una tragedia che lascia un vuoto incolmabile.

L’educatrice sotto shock: “Non ce l’ho fatta”

Secondo le prime indiscrezione la donna sarebbe una operatrice della cooperativa Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale (Annfpas). La 54enne si sarebbe calata per recuperare il bambino di 10 anni che partecipava a un campo estivo organizzato dalla coop per piccoli disabili. La 54enne non sarebbe riuscita ad afferrare il piccolo che sarebbe affogato: il pozzo, profondo 15 metri, era per la metà pieno di acqua. Una volta recuperata è stata soccorsa perché si trovava in stato di shock e continuava a ripetere che non era riuscita a salvarlo. «Non ce l’ho fatta», ha ripetuto sotto choc l’educatrice. Nei prossimi giorni verrà eseguita l’autopsia sul corpo del bambino per chiarire le cause della morte. L’incidente è avvenuto nelle campagne di Palazzolo, in contrada Falabia, durante un campo estivo che coinvolgeva bambini con disabilità e normodotati, con l’obiettivo di promuovere l’integrazione. Sembra che Vincenzo fosse salito sulla copertura del pozzo e avesse iniziato a saltare, causando la rottura del chiavistello.

Per recuperare il corpo del piccolo sono stati necessari i sommozzatori dei vigili del fuoco. Sulla tragedia la procura di Siracusa ha aperto un’indagine ipotizzando il reato di omicidio colposo. I carabinieri stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’accaduto e hanno disposto il sequestro dell’area.

«Siamo subito intervenuti quando ci è arrivata la chiamata di soccorso», ha dichiarato il comandante dei vigili del fuoco di Siracusa, Ugo Macchiarella. «Purtroppo per il piccolo non c’è stato nulla da fare, abbiamo tentato il possibile ma quando lo abbiamo recuperato era già morto». Vincenzo aveva due fratelli, uno di 18 anni e uno di 4. Per il lutto sono state sospese le celebrazioni in onore del patrono del paese, San Paolo.

Le dichiarazioni del sindaco e le prime ricostruzioni

Il sindaco del paese, Salvatore Gallo: “Il pozzo era chiuso, ma sembra che il bimbo sia salito sul coperchio che ha ceduto”. Gallo, recatosi immediatamente sul posto, ha aggiunto che l’incidente è avvenuto intorno all’ora di pranzo durante un grest (un campo estivo) organizzato dall’Anffas, l’Associazione nazionale famiglie e persone con disabilità intellettive. Il bambino, che non aveva disabilità, partecipava regolarmente al campo estivo.

Il progetto del grest era un’iniziativa sperimentale dove bambini normodotati e bambini con disabilità lavoravano insieme. Circa una ventina di bambini erano presenti al momento dell’incidente. Le immagini del luogo mostrano altalene e giochi, evidenziando un’atmosfera serena prima della tragedia.

Il sindaco Gallo ha lodato la tempestività dei soccorsi: “In un momento così triste posso solo dire che la macchina dei soccorsi è stata tempestiva. Nonostante i fatti siano avvenuti in una zona di campagna, tutti sono arrivati nel giro di pochissimo tempo, incluso il nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco”. Tuttavia, nonostante gli sforzi, nessuno è riuscito a evitare la tragedia.

I genitori del bambino erano presenti sul posto e hanno assistito ai tentativi di salvataggio. La comunità è sconvolta per la perdita del giovane. Le indagini continueranno per fare luce sulle esatte dinamiche dell’incidente e sulle eventuali responsabilità.

Continua a leggere su TheSocialPost.it