Stromboli, allerta arancione per il vulcano: la decisione della Protezione Civile
Stomboli, è stato attivato l’allarme vulcano in Italia a seguito della decisione del Dipartimento della Protezione Civile. La nota è stata resa pubblica ieri, martedì 24 giugno, con l’obbiettivo di innalzare il livello di allerta per il vulcano Stromboli da giallo a arancione e mettere al corrente la popolazione sugli attuali rischi. Scopriamo insieme le ragioni della decisione e cosa è importante sapere. (Continua a leggere dopo la foto…)
Vulcano di Stromboli, alzato il livello di pericolosità
L’allerta sul vulcano Stromboli è stata innalzata in risposta alle segnalazioni e alle valutazioni di pericolosità fornite dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dal Cnr-Irea e dalle Università di Firenze, Palermo, Pisa e Torino.
Come è noto infatti, lo Stromboli è un vulcano attivo di tipo stratovulcano che non ha mai smesso di eruttare. Da millenni, il vulcano Stromboli è stato caratterizzato da una continua attività eruttiva. Questa si manifesta con esplosioni moderate che avvengono a intervalli variabili, da pochi secondi fino a decine di minuti. Durante queste esplosioni che caratterizzano l’attività stromboliana, vengono proiettate bombe e frammenti incandescenti fino a un’altezza di circa 50 metri. Negli ultimi giorni si è verificato un nuovo moto di attività che ha spinto gli enti competenti a prendere provvedimenti.
Le informazioni riguardanti il cambiamento sono state diffuse tramite una nota del dipartimento della Protezione Civile. (Continua a leggere dopo la foto…)
La nota della protezione civile: scatta l’allerta arancione
La Protezione Civile ha spiegato, tramite tale comunicato, che la decisione di innalzare dal giallo all’arancione è stata presa nello specifico in seguito alle valutazioni emerse durante una riunione con i Centri di Competenza e il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana. Questa riunione è stata convocata visto l’inizio di una nuova fase eruttiva del vulcano Stromboli che ha avuto inizio domenica scorsa. Si è infatti registrato un flusso lavico sulla Sciara del Fuoco, frequenti esplosioni nell’area dei crateri meridionali. Alle 05:20 circa di domenica, l’INGV ha registrato un aumento significativo dei valori dell’ampiezza media del tremore vulcanico che è rapidamente salito, mantenendosi su un livello molto alto.
La riunione tra i vari enti regionali ha visto anche la partecipazione del sindaco di Lipari, Riccardo Gullo che risulta una figura chiave per garantire l’informazione e la sicurezza dei cittadini. “Il sindaco – si legge nella nota pubblicata – sarà costantemente informato sull’evoluzione della situazione in modo da poter garantire una costante informazione alla popolazione, a cui si raccomanda di attenersi alle indicazioni fornite dalle autorità locali”. Ma leggiamo nel dettaglio gli avvertimenti e le indicazioni della Protezione Civile rivolte ai cittadini.
La Protezione Civile ha chiarito che l’aumento del livello di allerta da giallo ad arancione comporta un potenziamento del sistema di monitoraggio del vulcano. Inoltre verrà implementato il sistema di interscambio di informazioni tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile. Il sindaco di Lipari ha partecipato anche alla riunione, evidenziando l’importanza del coordinamento e della preparazione nelle fasi di monitoraggio e gestione dell’attività vulcanica. “Persiste una situazione di potenziate disequilibrio del vulcano.” – si legge nella parte conclusiva della nota. “Si invita pertanto la popolazione presente sull’isola a tenersi informata e ad attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dalle autorità locali di protezione civile”.