35ENNE SI SPEGNE PER UN BRUTTO MALE E LASCIA QUESTO BIGLIETTO ALLA MOGLIE
Il mondo è pieno di storie davvero forti, di cui si fa enorme fatica a parlare poiché si toccano i cuori dei più sensibili, sempre meno, rispetto ad una società improntata all’egoismo, al menefreghismo, alla mancanza di ascolto, di immedesimazione nei problemi altrui.
Quante volte ci capita di avere una difficoltà e nessuno è disposto ad ascoltarci, a comprendere la nostra sofferenza e starci accanto? Si, perché nei momenti di condivisione, di gioia, in cui è importante “fare numero”, tutti si presentano all’appello ma, dinnanzi ad una malattia, ad esempio, chi è disposto a starci accanto?
Parliamo di brutti mali, i cosiddetti mali del secolo, quelli di cui si riceve la raggelante diagnosi in un giorno qualunque e quel giorno diventa l’inizio di una battaglia per restare in vita. Chi ha la fortuna dei avere un partner che lo ama incondizionatamente, è da ritenersi il più ricco del mondo.
Perché l’amore, il sentimento che tutto può e tutto muove, non si compra, non si elemosina ma viene donato reciprocamente. E’ nel concetto di amore che rientrano quelli di condivisione, ascolto, forza, coraggio, unione, nel bene e nel male, nella salute e nella malattia. Ma questa è solo una formula.
Quel che accade nella realtà è ben altro e la storia che sto per raccontarvi è davvero da pelle d’oca, dal momento che la notizia è stata ripresa sui principali siti d’informazione, lasciando tutti letteralmente senza parole.
Storie del genere, restituiteci dalla cronaca, in questo caso nazionale, ci lasciano sconcertati e indignati. Un’indignazione che si fa sentire fortemente sui social, dove gli utenti si lasciano andare a commenti molto duri per quanto accaduto ad un povero operaio 35enne. La sua storia è rimbalzata dalle testate locali a quelle nazionali, lasciandoci senza parole. Il giovane uomo ha dovuto fare i conti con un brutto male che, alla fine, ha avuto la meglio su di lui.
Il 35enne, originario di Palermo, che da anni, proprio per motivi lavorativi, si era trasferito al Nord, esattamente a Milano, assieme alla moglie e al figlio, proprio per poter garantire un tenore di vita migliore ai suoi due amori, si è ammalato e le sue condizioni sono drasticamente peggiorate.
Ma, come se il destino si fosse accanito su di lui, sulla base delle prime ricostruzioni, pare che solo tre giorni prima del suo trapasso, l’uomo, oramai giunto quasi al termine della sua vita terrena, abbia avuto delle discussioni, peraltro molto forti, con la moglie, legate ai tradimenti di lei.
Il motivo? Il tradimento della consorte, consumato mentre lui era ricoverato in un letto d’ospedale del reparto oncologico. Un’alta infedeltà scoperta proprio nel periodo peggiore della sua vita, quella in cui avrebbe solo desiderato essere amato e protetto, circondato dall’amore e dall’affetto dei suoi cari e non certo da una moglie fedifraga.
Prima di lasciare la dimensione terrena, resosi conto che ormai non gli restava molto altro tempo, il 35enne ha preso carta e penna, decidendo di lasciare un biglietto alla moglie, contente accuse davvero pesanti verso di lei. Il contenuto? “sei uno schifo, tu facevi sesso e io soffrivo in ospedale”. La moglie, respinta dai parenti del marito, non è stata fatta nemmeno entrare in chiesa per presenziare ai funerali dell’uomo.