Ancora sangue sul lavoro, Pierpaolo muore schiacciato dal trattore a 18 anni
Ancora sangue nei campi, morto a 18 anni schiacciato da una sorta di grosso trattore, una seminatrice per essere precisi. Ad avere la peggio un giovanissimo neo maggiorenne italiano. Per il ragazzo non c’è stato nulla da fare. La tragedia questa mattina 20 giugno 2024, nelle campagne nei pressi di Brembio, in provincia di Lodi. Qui, all’interno dell’azienda Bassanetti, il 18enne è finito sotto al macchinario ed è rimasto schiacciato.
Per lui non c’è stato nulla da fare. Si chiamava Pierpaolo Bodini, classe 2006. Dopo la tragedia sono stati allertati subito i sanitari e sono giunti sul posto sia un’automedica e poco dopo anche un’ambulanza della Croce casalese. Ma appunto, il ragazzo era già morto. Più tardi sono giunti sul posto anche i vigili del fuoco che hanno aiutato ad estrarre il cadavere da sotto il mezzo pesante.
Ancora sangue nei campi, morto a 18 anni schiacciato
Pierpaolo non era solo, assieme a lui c’era un ragazzo poco più grande che fortunatamente non si è fatto niente. Tuttavia il 20enne è rimasto sotto choc ed è stato portato nell’ospedale di Codogno per osservazioni. Secondo la ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Codogno e dei tecnici dell’Agenzia di tutela della salute (competenti in materia di infortuni sul lavoro, Ndr), Pierpaolo Bodini sarebbe morto dopo essere rimasto schiacciato da un macchinario agricolo, o da un pezzo dello stesso, questa parte ancora non è chiara.
Da quello che riporta la stampa locale si tratterebbe di una seminatrice. Ora chiaramente gli inquirenti stanno cercando di capire se si tratta di un terribile incidente o se questa morte poteva essere evitata e se qualcuno ha responsabilità. Il dramma è avvenuto a via Cavour.
Il 18enne aveva studiato all’agrario Tosi ed era un appassionato di macchine agricole e lavoro nei campi. Una vita spezzata troppo presto, una morte, quella di Pierpaolo Bodini, che lascia un’intera comunità sconvolta e che, come ricorda anche la vicenda del bracciante indiano, la vita nei campi può essere molto dura, quanto pericolosa.