VITTORIO BRUMOTTI, SOLO ORA SI VIENE A SAPERE: FAN SCONVOLTI
Vittorio Brumotti è uno degli inviati più temerari di Striscia la notizia, il tg satirico di Antonio Ricci che, quotidianamente, ci fornisce i più scottanti casi di attualità, quelli inediti, quelli che non tutti avrebbero il coraggio di esternare, davanti a milioni di telespettatori. Vittorio, si sa, mette costantemente a repentaglio la sua vita, pur di fornire l’informazione, quella che i suoi fan apprezzano moltissimo.
Il campione di brike trial, che quest’anno vedremo anche al timone di Paperissima Spint per la 12esima volta, spesse volte si è raccontato sia a mezzo stampa che in interviste televisive, come quella rilasciata ai microfoni di Silvia Toffanin, ospite dello studio di Verissimo.
Mettersi a nudo, parlare delle difficoltà del suo lavoro, mostrarsi anche negli aspetti più impensabili ma che fanno parte dell’altro lato, quello più oscuro, della sua professione, non è facile.
Eppure, con grande sensibilità, Vittorio ha rotto il silenzio, lasciando completamente pietrificati tutti i suoi followers che non si aspettavano simili confessioni, reste dall’inviato più temerario di Striscia la Notizia.
Solo ora si è venuto a sapere un qualcosa di davvero forte su Vittorio Brumotti, al punto che i fan sono rimasti sconvolti.
Vittorio Brumotti è perennemente in sella alla sua bici, con un passato da sportivo e un presente da inviato del tg satirico più famoso della tv italiana, Striscia la Notizia di Antonio Ricci. Si è raccontato, lo ha fatto questa volta a mezzo stampa, in un’interessante intervista a Il Corriere della Sera che è stata ripresa da numerose testate, tra cui Il Messaggero, nostra fonte di riferimento, partendo da dove tutto ha preso il via.
Come è nata la sua esperienza da inviato? Per ricostruirla è doveroso fare un enorme salto indietro nel tempo perché Brumotti ci è nato così, difatti suo padre è un ex carabiniere, lo zio era un generale dei carabinieri. Il senso delle regole ce l’ha nel dna, ha dichiarato, per poi aggiungere: “Sono motivato da una forza interiore, è una vocazione, come la fede per i preti. Ci sono nato così”. E l’inviato poi si è affidato al ricordo di quando andava con i suoi amici a fare i numeri nelle piazze, venendo ripresi con le go-pro , mentre gli spacciatori gli menavano per mandarli via tra i ragazzini che giocavano, una cosa che, ad oggi, gli fa venire il nervoso anche solo nel ripercorrerla mentalmente.
Nonostante gli avvertimenti delle forze dell’ordine, che hanno messo in guardia Vittorio dai pericoli che correva in sella alla sua bici come inviato, il primo servizio ha preso il via e man mano tutti gli altri. Certo, non è una passeggiata il suo lavoro, che gli è costato tantissimo in termini di salute e serenità, dal momento che Brumotti è stato pestato, ha subito la rottura della mascella, passando dalle intimidazioni alle aggressioni e al colpo ricevuto a San Basilio, a Roma, e poi allo Zen di Palermo… cose che non si dimenticano.
Poco dopo, l’intervista al Corriere della Sera ha preso una piega differente, decisamente commovente, quando ha parlato del suon rapporto con Antonio Ricci, creatore di Striscia la Notizia.
Tra loro intercorre un rapporto padre-figlio, ma scherzosamente, anche questo gli è costato, difatti ironicamente Vittorio ha esclamato: ” Però oggi per colpa sua non posso parcheggiare male, devo mettermi la cintura, non posso drogarmi, devo rigare dritto. La mattina esco di casa già stressato perché so che non devo sbagliare”.