“CRISTIAN È VIVO”. LA NOTIZIA POCO FA SUL FRATELLO DI MOLNAR
Continua ancora a far parlare la pubblica opinione italiana il caso dei ragazzi scomparsi all’interno del fiume Natisone, i quali sono deceduti annegati colpiti da una ondata di piena dalla portata di 250 metri cubi al secondo.
Due corpi, quelli di Patriza e Bianca, 23 e 22 anni, sono stati recuperati negli scorsi giorni dai soccorritori. Tutti e tre i ragazzi, incluso il 25enne Cristian Molnar, erano originari della Romania. Avevano raggiunto il fiume Natisone nella giornata del 31 maggio per trascorrere un momento di relax.
Patrizia aveva appena dato un esame presso l’Accademia delle Belle Arti di Udine dove studiava Interio Design. I suoi due amici Bianca e il suo fidanzato Cristian erano venuti a trovarla e insieme avevano deciso di scattare delle foto proprio sul Natisone, che in quel momento era quasi in secca.
Era una bella giornata di sole e niente lasciava presgire che sarebbe arrivato il muro d’acqua che ha colpito i ragazzi. Bianca inoltre non sapeva nuotare e forse proprio per questo i ragazzi hanno deciso di rimanere su quell’isolotto di ghiaia in attesa dei soccorsi, punto sul quale adesso le autorità vogliono vederci chiaro.
Sarebbero 4 le chiamate partite dal cellulare di Patrizia al numero unico 112, di cui una andata a vuoto. Insomma ci sono ancora diversi punti da chiarire per quanto riguarda il caso in questione.
Nel frattempo è arrivata una notizia proprio su Cristian Molnar, qualcosa che nessuno ad ora si sarebbero aspettato.
I Vigili del Fuoco assieme ad una ottantina di soccorritori tra forze dell’ordine e volontari continuano a cercare Cristian. Anche di lui molto probabilmente si recupererà solo il corpo senza vita. Nelle scorse ore è stata rintracciata una t-shirt di colore bianco in una centralina elettrica.
Il reperto, che ora passerà al vaglio degli inquirenti in quanto sopra ci sono delle macchie, si pensa potrebbe appartenere proprio al ragazzo scomparso ed è stato consegnato alle autorità dal custode della centralina. Attorno alla centralina anche sott’acqua i soccorritori non hanno trovato niente.
E nel frattempo a Premariacco sta accadendo qualcosa di molto importante. Il fratello di Cristian è giunto infatti in paese e sta partecipando alle ricerche di Cristian. Radu, fratello appunto di Cristian, percorre il fiume su è giù in cerca di risposte, egli crede che suo fratello possa essere ancora vivo.
Almeno questa è la speranza dell’uomo, che non si dà pace per quanto accaduto. Proprio nei giorni precedenti all’accaduto Cristian e il fratello erano stati assieme.
“Sta camminando su e giù, tormentato. Convinto di trovare suo fratello vivo” – così ha detto il sindaco di Premariacco parlando alla stampa nazionale. Il sindaco ha già detto che sarà fatto ogni sforzo possibile pur di consegnare Cristian ai suoi famigliari.
“Siamo stati assieme a Radu il fratello di Cristian che non resiste più. È una disperazione per lui e per i suoi genitori perché non riusciamo a dare loro l’unica cosa al mondo che ora desiderano” – queste inoltre le parole del sindaco di Premariacco, Michele De Sabata. Una vicenda davvero assurda e molto particolare.