“Ecco chi sono i due concorrenti”. Affari Tuoi, pubblico scatenato sulla coppia Marco e Danila
La punta di ieri, 23 maggio, di Affari Tuoi ha scatenato i commenti degli utenti della rete. Nel mirino i due concorrenti della regione Sicilia, Marco e Danila da Palermo. La scoperta è arrivata dopo l’apertura dell’ultimo pacco. La partita della coppia, guidata da Amadeus, è stata appassionante fino all’epilogo finale, grazie anche al modo leggero e gioviale con il quale sono rimasti in studio. A rompere il ghiaccio ci ha pensato Marco nel momento in cui il dottore propone il cambio.
“Per le prime trentaquattro puntate ho pescato sempre pacchi blu quindi ora chiederei a mia moglie di cambiare il pacco”. Da quel momento tutto sembra andare bene, restano i pacchi rossi pesanti sul tavolo e la coppia rifiuta l’offerta da 34mila euro: “Noi siamo una famiglia fortunata, ne abbiamo passate tante ma la vita ci aiuta sempre. Vogliamo giocare”, di Marco.
Affari Tuoi, i concorrenti della Sicilia tornano a casa con 500 euro
Arriva un’altra offerta, stavolta da 49mila euro, ma la coppia rifiuta ancora. Quando in gioco rimangono 75mila, 300mila e 500 euro il Dottore fa un’offerta da 59mila euro. Prima di rifiutare l’offerta, Marco racconta: “Lo dico per il piacere di condividere. Io sono venuto qui, mi hanno chiamato a febbraio quando mia moglie era in ospedale”.
“Per un’operazione e avevamo avuto una perdita economica. Poi c’è arrivata la telefonata per il provino, noi scelti tra tanti. Una mano dall’alto l’abbiamo sempre ricevuta”. “Essere qui è il regalo più bello”. Poi la magia si rompe e sul piatto restano due pacchi, uno da 500 e un da 75mila euro. L’offerta scende a 25mila euro ma la coppia, ancora una volta, rifiuta.
Dentro il loro pacco ci sono 500 euro. E il pubblico prende a commentare. Si legge su X: “Sapete chi sono? Questi stanno bene economicamente. Una persona ‘normale’ non rifiuta quelle somme”. Infine c’è chi su X chiosa: “Non fate tutte se manfrine vai avanti perché è ovvio che non avete tanto bisogno di soldi senno accettavi e basta chiamarlo coraggio”.