ITALIA, È NATO IL PRONTO SOCCORSO A PAGAMENTO: ECCO DOVE
Il pronto soccorso è il punto di primo intervento, quello in cui corriamo o veniamo trasportati in caso di malori, perché coinvolti in sinistri stradali o in incidenti domestici, sebbene la lista di casi sia molteplice e variegata. Si sa, purtroppo, che specie nei periodi di punta, in estate, durante le festività, la fila è interminabile.
Non è facile fronteggiare le emergenze, offrendo ai pazienti presi in carico le cure tempestive di cui necessitano e il malcontento si fa collettivo perché quando si giunge in un pronto soccorso si sa l’orario d’entrata ma non quello d’uscita, col rischio, peraltro comprovato, che i pazienti fragili o quelli con eventi in corso, possano rimanerci secchi ancora prima di essere visitati.
Gli italiani, da ormai troppo tempo, tempestano i siti che parlano di salute di richieste d’intervento celere, in modo da arginare un fenomeno che, ad oggi, non conosce battute d’arresto: quello della necessità di dover fronteggiare delle emergenze in tempo utile, pena il decesso del paziente. Questo problema va a sommarsi a molti altri.
In primis, in molte regioni mancano i medici dei pronto soccorso e in secundis, sebbene non certo meno importante, le liste d’attesa sono molto più lunghe di quanto ci si aspetti… e sappiamo quanto il fattore temporale sia prezioso per colui o colei che viene trasportato presso un pronto soccorso.
Veniamo a sapere, a mezzo stampa, che è appena nato il pronto soccorso a pagamento ma dove e come funziona?
Una notizia che fa tirare un sospiro di sollievo, quella dell’istituzione di un pronto soccorso a pagamento ma dove è accaduto? Da un’inchiesta di “Fuori dal Coro” , programma di Rete 4, apprendiamo che esiste tutta una rete di cliniche private che offrono, dietro pagamento, prestazioni urgenti in tutto e per tutto simili a quelle erogate dai pronto soccorso del Servizio Sanitario nazionale.
E’ accaduto in Lombardia, in cui sono in tanti a preferire questo tipo di servizio, in modo da evitare le lunghe liste d’attesa di un pronto soccorso normale. Dall’inchiesta del programma è emerso che in alcune città, tra cui Varese, si arriva ad aspettare per essere visitati un’eternità, ossia ben 14 ore.
Chi si rivolge alle strutture private, invece, paga 150 euro e viene visitato. Va precisato che, legislativamente parlando, una clinica privata non può definirsi pronto soccorso, pur offrendo gli stessi servizi di un pronto soccorso del Servizio Sanitario Nazionale.
E non è tutto perché la tipologia di prestazioni offerte viene elencato sui social, un mezzo rapido e veloce. La situazione non riguarda solo Varese ma anche altri comuni lombardi, come è emerso dall’inchiesta.
Un’intera ala del pronto soccorso di Lecco non è accessibile a causa di lavori edilizi ma a pochi metri si trova un ambulatorio privato in cui vengono offerte, a detta di chi ci lavora, le stesse prestazioni in tempi rapidissimi. Il costo varia da 150 a 170 euro per potersi far visitare e ricevere esami diagnostici strumentali.