Alessandro Venturelli, svolta nel caso: il doloroso appello della madre
Ci sono novità per quanto riguarda il caso di Alessandro Venturelli, il ragazzo di 22 anni scomparso da Sassuolo il 5 dicembre 2020. La madre del ragazzo è intervenuta sulla recente svolta delle indagini. Ecco cosa sta succedendo. (Continua a leggere dopo le foto…)
Alessandro Venturelli scomparso: la storia
Il caso di Alessandro Venturelli ha tenuto l’Italia con il fiato sospeso per tre lunghi anni da quando il ragazzo si è allontanato dalla casa in cui viveva senza farvi più ritorno. Il 22enne era sparito dopo aver gettando dalla finestra uno zainetto contenente biancheria, le chiavi della macchina, un metro da sarto, un telo di plastica e dello scotch. La mancanza di una spiegazione ha messo subito in allarme i genitori che, purtroppo, non hanno ancora potuto riabbracciare loro figlio, ne avere una risposta su cosa sia successo. (Continua a leggere dopo la foto…)
Roberta Carassai ospite a “Storie Italiane”
Nella giornata di domani, 30 aprile, si attendeva l’udienza per l’archiviazione del caso di Alessandro Venturelli, ma ora sembra esserci stato un cambio di programma. La mamma di Alessandro, Roberta Carassai, è stata ospite della trasmissione di Rai 1, “Storie Italiane”. Durante l’intervento, la donna ha espresso tutto il dolore per la lunga assenza del figlio e ha confermato il rinvio dell’udienza. La donna ha anche ammesso le difficoltà di interfacciarsi con gli organi preposti e ha lanciato un appello.
La mamma di Alessandro Venturelli, Roberta Carassai ha confermato che l’udienza prevista per domani slitterà al prossimo ottobre. “Io però non voglio aspettare il 7 ottobre come ho aspettato tutti questi mesi, – ha spiegato durante la trasmissione “Storie Italiane” – mi state chiedendo troppo. Io voglio un ordine di indagine europeo, perché questo limbo è un sospeso e rimanere in sospeso sempre è complicato. Basta!”. Nelle ultime settimane la donna aveva cercato di catalizzare l’attenzione sul caso del figlio scomparso facendo un appello affinché non venisse archiviato. Roberta ha poi sottolineato la necessità di una rogatoria internazionale per cercare il ragazzo fuori dall’Italia. “Poco conta se dalla Procura non arriverà un ordine di indagine europea: solo quello potrebbe cambiare le cose, portare ad una svolta”, ha spiegato la donna mostrato di avere ancora forte e intatta la speranza di poter trovare il figlio.