È UFFICIALE, 80€ IN PIÙ IN BUSTA PAGA PER QUESTI LAVORATORI ITALIANI

E’ tempo di liete notizie, questo, sul fronte finanziario degli italiani, dopo anni e anni in cui abbiamo ingoiato il rospo, complice una crisi economica senza precedenti che non ha certo esentato i lavoratori. Si fa di tutto per portare il pane a casa, si arranca, si accettano condizioni al limite del disumano, pur di assicurare a se stessi e alla propria famiglia un’esistenza dignitosa.

Finora, a causa prima della pandemia legata al Covid e poi alla situazione bellica che interessa non solo la Russia e l’Ucraina ma anche diverse altre zone del globo, abbiamo dovuto fronteggiare un’inflazione mai vista sin dalla seconda guerra, per cii la speranza è sempre stata quella di una ventata di buone notizie.

Non è stato facile per il governo Meloni assumere le redini di un paese oberato da tasse, bollette esose, un carovita senza precedenti e il malcontento generale, che si è tradotto in atti di protesta anche molto forti, di cui la stampa ci ha dato contezza spesse volte nel corso di questi lunghi e bui anni.

Ricevere uno stipendio, al giorno d’oggi, è già una fortuna, considerando i livelli di disoccupazione che colpiscono non solo la nostra penisola ma un gran numero di stati della terra, essendo questa una piaga radicata e dura ad essere vinta.

Ora, dopo tanta attesa, è ufficiale, verranno accreditati 80€ in più in busta paga per questi lavoratori italiani.

Finalmente delle belle notizie, quelle di cui c’era bisogno e che si desideravano da tempo. Le liete novelle riguardano l’Ires, l’imposta sul reddito delle società,  e l’Irpef, ossia l’imposta sul reddito delle persone fisiche,  in quanto il governo Meloni sta per varare una revisione del regime delle imposte sui redditi Irpef e Ires, nel prossimo Consiglio dei ministri.

Nella prossima seduta, tra gli ordini del giorno dell’esecutivo, troviamo proprio l’esame del decreto che introdurrà le modifiche, in modo da poter  iniziare a attuare la delega fiscale per i redditi da lavoro autonomo, dipendente, redditi agrari e redditi diversi.

Ovviamente viene da chiedersi chi sarà maggiormente avvantaggiato da queste notizie e possiamo dirlo: saranno proprio i percettori  fino a 15 mila euro, ossia i redditi più bassi,   che si troveranno gli 80 euro del bonus già previsto per questi redditi nella tredicesima.

Considerando che si tratta di 80 euro, c’è chi ha  fatto notare che Matteo Renzi nel 2014  annunciò i suoi famosi 80 euro in busta paga, ottenendo un risultato lusinghiero per il Partito democratico alle elezioni europee. Il bonus da 80 euro alla vigilia delle europee, fa titolare alcune testate: ” Giorgia Meloni (quasi) come Renzi”.

Ma non è tutto, perché tra le novità nel calderone del governo Meloni troviamo anche  la tassazione dei premi di produttività che, dal gennaio 2025, “salvo espressa rinuncia scritta del prestatore di lavoro”, “sono soggetti a una imposta sostitutiva pari al 10%, entro il limite di importo complessivo di 3.000 euro lordi”.