Chiara Ferragni torna nel mirino dell’Antitrust: avviata la nuova indagine per le uova di Pasqua
Pessime news per Chiara Ferragni, l’influencer torna al centro dell’attenzione dopo l’avvio di una nuova istruttoria da parte dell’Antitrust. Nel mirino dell’Autorità Garante c’è l’operazione sulle uova di Pasqua “brandizzate” Chiara Ferragni.
La nuova istruttoria dell’Antitrust
Sono settimane difficili per Chiara Ferragni. L’influencer sta cercando di risollevarsi dopo il polverone sollevato sulle sue vicende giudiziarie per il caso Balocco, ma ora arriva una nuova pessima notizia a minare la sua figura mediatica. Già per quanto riguarda il pandoro-gate, l’immagine di Chiara Ferragni aveva ricevuto un forte scossone. La società dell’imprenditrice era stata multata per un milione di euro per pratica commerciale scorretta e la procura di Milano aveva avviato un’indagine per truffa aggravata. L’indagine si è poi occupata anche di verificare altre operazioni commerciali lanciate da Ferragni.
Pessime news per Chiara Ferragni
Il presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), Roberto Rustichelli è stato invitato nelle trasmissioni “Porta a Porta” e “Cinque minuti”. In queste occasioni, Rustichelli ha annunciato di aver aperto una nuova istruttoria nei confronti della Chiara Ferragni e dell’azienda Dolci Preziosi per la vendita di una linea di uova di pasqua per beneficienza. Il presidente ha rivelato di aver avviato a gennaio l’istruttoria dopo aver ricevuto “tre segnalazioni che evidenziavano delle criticità”. Rustichelli ha quindi richiesto le ispezioni della Guardia di Finanza. L’ipotesi, ancora non confermata, è “similare a quella del caso del pandoro Balocco”, ovvero si ipotizza che possano essere state messe in atto pratiche commerciali scorrette.
Il nuovo caso risale ad un’operazione commerciale lanciata nel 2021 e nel 2022 e riguarda la linea di uova di Pasqua realizzate dalla società Dolci Preziosi in collaborazione con Chiara Ferragni. Secondo quando era possibile carpire dai messaggi promozionali che invitavano all’acquisto delle uova, i proventi sarebbero dovuti andare all’associazione benefica “I Bambini delle Fate”. L’ipotesi dell’Antitrust è che come nel caso del pandoro non ci sarebbe stata una correlazione tra la vendita delle uova e le donazioni in beneficenza. Dolci Preziosi avrebbe fatto una donazione di un totale di 36mila euro, e Chiara Ferragni avrebbe ricevuto un cachet di 1 milione e 200mila euro per l’uso dei diritti d’immagine. Un’immagine che ora rischia di ricevere un’ulteriore “mazzata”. Dopo la bufera mediatica infatti, molti dei brand e dei followers hanno preso seriamente la faccenda e si sono allontanati dall’influencer.