“Ti vorrò sempre bene”. Lutto per Alessandro Gassman, il terribile annuncio sui social
“Ti vorrò sempre bene”. Lutto per Alessandro Gassman, il terribile annuncio sui social dell’attore. Fan in lacrime per lui. A perdere la vita è la sorella del famoso artista romano: Paola. La donna era la figlia di Vittorio Gassman e aveva 78 anni. Le cause della morte sarebbero da ricercare in una terribile malattia che la vessava da tempo. È Alessandro, che dopo l’annuncio del marito, Ugo Pagliai, un grande personaggio del teatro italiano, ha deciso di dedicare delle parole bellissime alla sorella.
“Ciao sorella mia – scrive Alessandro Gassman – Sei sempre stata la più saggia di tutti noi, la più rassicurante , la più equilibrata e simpatica. Ti vorrò per sempre bene, come tutti quelli che ti hanno conosciuta”. Paola era appunto la figlia di Vittorio Gassman e Nora Ricci, nata dal primo matrimonio dell’attore. Tecnicamente Paola era era la sorellastra di Alessandro e Jacopo, nati da successive relazioni del padre. Il matrimonio con la Ricci venne poi annullato dalla Sacra Rota.
Lutto per Alessandro Gassman, il terribile annuncio
A seguire Vittorio sposò Shelley Winters, che gli diede la seconda figlia di nome Vittoria, medico geriatra sempre vissuta in America. Poi arrivò la terza donna: Juliette Mayniel, importante compagna mai sposata e con la quale mise al mondo Alessandro Gassman, il più famoso dei figli. Poi l terza moglie: Diletta D’Andrea, con la quale rimase sposato fino alla morte e gli diede l’ultimo figlio di nome Jacopo, regista. Ci sono anche altre due relazioni: una scappatella con Anna Maria Ferrero, con la quale fu legato tra il 1953 e il 1960.
Poi Annette Strøyberg, attrice danese col quale condivise la vita dal 1961 al 1963. Riguardo Paola Gassman invece, la sua passione fu il teatro. Per tanti anni, insieme al marito Ugo Pagliai, hanno tenuto le redini di tanti spettacoli importantissimi. Poca tv nel suo curriculum, ma tantissimi palchi calcati: è stata una delle protagoniste del celebre Orlando Furioso di Ronconi. Partecipò poi alla Tragedia del vendicatore, a cui seguì un lavoro teatrale diretto però da Lina Wertmuller, ovvero Cucina.
E ancora: Spettri di Ibsen e Processo di famiglia di Fabbri. Fu diretta anche da suo padre Vittorio in ben tre spettacoli: Cesare o nessuno, Fa male il teatro e Bugie sincere, senza mai lasciare la compagnia. Poi ecco arrivare Liolà; Il piacere dell’onestà; L’uomo, la bestia e la virtù; Ma non è una cosa seria, ma non sono mancati anche altri drammaturghi come Goldoni, Feydeau, Svevo e anche Shakespeare. Addio ad una grande artista.