“IL MONDO DELLA MUSICA NON SARÀ PIÙ LO STESSO”. IL TRISTE ANNUNCIO È ARRIVATO POCO FA
L’improvviso decesso di Ernesto Assante, giornalista e critico musicale, deceduto ieri, ha lasciato un grande vuoto nel mondo non solo della carta stampata ma anche della musica. Infondo, cos’è un artista senza una carta e penna che ne raccontino le gesta?
Napoletano, 66enne, Assante si è avvicinato al mondo giornalistico nel lontano 1977. Il suo debutto è avvenuto collaborando per il Quotidiano dei lavoratori e da lì in poi la sua carriera è stata in crescendo, dal momento che ha scritto per Il Manifesto e poco dopo per la La Repubblica due anni dopo. Critico musicale e caporedattore de la Repubblica, conduttore e ideatore del formata WebNotte insieme a Gino Castaldo, come riportato da fanpage.it, Assante ha collaborato per l’Espresso e Rolling Stone.
Nella sua carriera non solo la carta stampata ma anche la tv, essendo stato consulente per Domenica In nella stagione del 1982 e per il programma Orecchiocchio condotto da Fabio Fazio, oltre che autore di BeatClub su Rai3, Notte Rock per Rai1 e Sanremo Rock.
Sono davvero in tanti i messaggi di cordoglio arrivati da personaggi di spicco del panorama musicale italiano, tra cui Luciano Ligabue, Samuele Bersani, Francesco Renga., giusto per citarne alcuni . Sono tutti messaggi a di addio affidati ai social o a mezzo stampa, a poche ore di distanza dal decesso del grande giornalista e critico musicale.
Luciano Ligabue, a La Repubblica, ha voluto ricordare il primo concerto in cui Assante era seduto tra il pubblico, dicendo: “Mancherà a chiunque altro ami la musica e sa di avere perso chi lo poteva guidare con la discrezione di un suggerimento. La leggerezza di Ernesto era il suo modo di rispettare la musica”. Non possiamo che unirci si tanti messaggi di cordoglio, ponendo ai familiari del grande giornalista scomparso le nostre più sentite condoglianze.