Caso Ferragni-Balocco, centinaia di richieste di risarcimento: tutti rivogliono i soldi del pandoro

 

Valanga di mail al Codacons contro Chiara Ferragni. L’associazione per i consumatori ha presentato esposti contro l’imprenditrice e influencer in decine di procure in tutta Italia. Le mail ricevute riguardano utenti che avevano acquistato il pandoro griffato e che si ritengono raggirati. Se fosse confermata l’accusa di truffa aggravata, non sarebbe comunque necessaria la querela di parte e la procura Potrebbe procedere d’ufficio.

La protesta dei consumatori

Le mail di protesta dei consumatori mostrano un pubblico tradito dal comportamento dell’influencer. “Noi abbiamo acquistato il pandoro proprio perché la nostra neonata era stata curata dal Regina Margherita e pertanto abbiamo scelto questo pandoro. Non abbiamo lo scontrino ma la foto del dolce”. Un altro utente scrive: “L’anno scorso abbiamo acquistato un pandoro Balocco in collaborazione con Chiara Ferragni. Nonostante le nostre poche risorse economiche e il prezzo non irrisorio del pandoro, ci sembrava comunque una buona iniziativa per aiutare chi è meno fortunato di noi. Adesso ci sentiamo traditi e truffati, perché per noi è stata una spesa che abbiamo fatto con il cuore; per questo motivo, sono qui a richiedere un rimborso”.

Una consumatrice asserisce: “Ho comprato 15 pandori (stupida) come regali di Natale a cugine ed amiche. Scherzare e far danaro sulla sorte dei meno fortunati è una cosa pessima, credo che dovrebbero rimborsare oltre al costo del pandoro anche i danni morali”. In molti spiegano di non aver conservato lo scontrino, ma dicono di avere delle foto del dolce. “Non ho più lo scontrino di acquisto, ho solo uno dei 6 pandori integro”.

Richieste di risarcimento per 1,65 milioni di euro

Il Codacons ha stimato le richieste idonee in un totale complessivo di circa 1,65 milioni di euro di risarcimento. Procederà a inviare le segnalazioni alla procura presso cui è aperta l’indagine, quella di Milano, e a quelle presso cui ha presentato esposti.

Saranno gli investigatori e gli inquirenti a raccogliere le eventuali denunce formali dei consumatori. Il Codacons, tra l’altro, sul sito già da ieri ha pubblicato un’apposita pagina chiamata “anche tu vittima del pandoro-gate” nella quale gli utenti possono segnalare gli acquisti effettuati e farsi assistere gratuitamente come parti offese nel procedimento per ottenere risarcimenti.

L’associazione ha calcolato in 1,65 milioni di euro i presunti danni per gli acquirenti del pandoro griffato: sommando “gli oltre 290mila pandori venduti nel 2022 (su un totale di 362.577 pezzi commercializzati) e pari alla differenza tra il prezzo del pandoro ‘normale’ Balocco (3,68 euro) e quello griffato Ferragni (9,37 euro), incremento di valore che, complici i post dell’influencer, avrebbe fatto ritenere che la maggiorazione di prezzo di 5,69 euro fosse il valore della donazione in solidarietà dei singoli acquirenti”.