“Venite, ho strangolato mia figlia”. Dalla mamma la telefonata choc alla polizia: “Ero disperata”

 

Una donna è stata uccisa nella serata di martedì 9 gennaio 2024 in via del Visone 12, nel quartiere Bonagia a Palermo, in Sicilia. Sul collo della vittima gli operatori del 118 e gli agenti della polizia arrivati sul luogo dell’omicidio sono stati trovati segni di una corda, o di un filo, segno che chi l’ha uccisa le ha tolto la vita strangolandola con l’ausilio appunto di un laccio o di una corda.

A compiere il terribile gesto la madre di 82 anni, la quale ha confessato l’omicidio della figlia prima al telefono e poi davanti agli agenti delle volanti della polizia intervenute sul luogo della tragedia. Ma gli investigatori della squadra mobile, coordinati dal sostituto procuratore di turno, lasciano aperte anche altre piste, soprattutto per via dell’età della madre della vittima.

Palermo, madre di 82 anni uccide la figlia di 44

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A insospettire i poliziotti è infatti l’età della madre, 82 anni, che potrebbe non aver avuto la forza di strangolare la figlia. La vittima si chiamava Maria Cirafici, aveva 44 anni, e viveva insieme all’anziana madre. L’omicidio è avvenuto all’ora di cena di martedì 9 gennaio. L’anziana signora è stata portata in questura, dove si è svolto l’interrogatorio alla presenza del suo avvocato.

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L’abitazione in cui è avvenuto l’omicidio della 44enne è stata transennata e sul posto sono scattati i rilievi degli specialisti della polizia scientifica. Una volta giunti sul posto, gli inquirenti hanno sentito subito i vicini di casa e i familiari per capire anzitutto se al momento del delitto le due donne fossero sole in casa.

Come detto, la donna ha confessato al 112 di aver ucciso sua figlia che viveva con lei nel quartiere Bonagia. È stata lei stessa a chiamare i soccorsi e al telefono ha ammesso: “Venite, ho strangolato mia figlia”, ha detto all’agente che ha risposto alla chiamata. All’arrivo degli operatori del 118, la 44enne era già morta. Alla polizia l’anziana avrebbe raccontato di vivere da tempo sotto pressione, perché sua figlia soffriva di depressione.