In questi delicati casi a pagare purtroppo non è soltanto la famiglia della poveretta, in questo caso Giulia, ma anche quella di chi le ha tolto la vita in un modo inspiegale, ovvero Filippo Turetta.
Si tratta di due famiglie perbene, dove l’educazione ha sempre regnato sovrana, dove i genitori hanno insegnato il rispetto per gli altri. Lo ha fatto anche la famiglia di Filippi, sempre, che ai suoi ragazzi ha detto sempre di rispettare il prossimo, donne incluse. Molte volte in casa si sono affrontati discorsi legati agli abusi di genere, così come dichiarato dal padre di Filippo.
Filippo ha anche un fratello, Andrea Turetta. Anche lui in questi concitati giorni sta vivendo la situazione che si è venuta a creare. Filippo, così come Giulia, era prossimo alla laurea: lei si sarebbe laureata lo scorso 16 novembre, a Filippo invece mancavano pochi esami ma anche per lui il traguardo sarebbe arrivato a brevissimo.
Giulia riceverà lo stesso la laurea, in una cerimonia che sarà concordata con la famiglia dopo questo momento di dispiacere. Così ha deciso l’Università di Padova. Nicola Turetta, ha raccontato il momento in cui, sua moglie e il fratello Andrea hanno scoperto che cosa aveva Filippo.
“Non è facile per lui… Eravamo a tavola l’altra sera quando Filippo è stato trovato. L’altro mio figlio ha sentito al telegiornale che il killer era stato fermato in Germania. È dura sentir parlare così di un fratello” – così ha detto attonito il signor Nicola Turetta.
“Ci fa male vederci additare come genitori inadeguati, come una famiglia simbolo del patriarcato. Non lo siamo mai stati, non è quello che abbiamo insegnato a nostro figlio“ – così ha poi detto Nicola parlando con i giornalisti e rispondendo a chi li addita ora come una famiglia inadeguata.