FILIPPO TURETTA, TRAPELANO I PRIMI INDIZI: “ECCO COSA FA IN CARCERE”
Filippo Turetta è rinchiuso ad Halle, in Sassonia, dove ha trascorso questi primi giorni dopo la cattura. L’edificio penitenziario, dai mattoni rossi e dalle finestre a volta, si trova in un elegante quartiere residenziale, dove si confonde molto bene tra le case del quartiere.
In queste ore si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto, dove Turetta ha accettato il rimpatrio in Italia, velocizzando così i tempi della procedura. L’Italia ha subito inviato alle autorità tedesche il mandato di cattura internazionale e non appena sarà terminato l’iter burocratico, un team della polizia giudiziaria italiana andrà a prenderlo in Sassonia per riportarlo in patria.
A quel punto sarà eseguito l’ordine di custodia cautelare nella casa circondariale e Turetta sarà così a disposizione degli inquirenti per gli interrogatori, dove si cercherà di chiarire alcuni nodi cruciali, come l’eventuale premeditazione.
Nel mentre il killer dovrà trascorrere ancora diversi giorni nel penitenziario, dove pare si stia mostrando particolarmente turbato. “È molto provato e preoccupato, è stato trovato in grande sofferenza, scosso”- queste le parole dell’avvocato tedesco Dimiter Krasse riferite al difensore italiano Emanuele Compagno.
Intanto il penitenziario sembra divenuto anche una meta di pellegrinaggio in memoria di Giulia Cecchettin, attirati anche dalla presenza della televisione italiana davanti alla struttura. Tre ragazze italiane in Erasmus in Germania sono intervenute ai microfoni del giornalisti sul posto, commentando così la loro iniziativa: “Siamo rimaste sconvolte dalla notizia di Giulia. Aver saputo che è lui arrivato qui, che Filippo è qui vicino, è ancora più sconvolgente. Adesso speriamo solo che ci sia una protesta di tutta l’Italia, che Giulia sia l’ultima e che riusciamo tutti insieme, uomini e donne, bambini e anziani, a contrastare questa cosa, a cambiare il patriarcato. Non ci deve più essere un’altra Giulia, bisogna sconfiggere questa piaga”. Sul penitenziario spicca poi la presenza di alcuni biglietti con delle frasi per ricordare la 22enne di Vigonovo.