Bologna, sindaco cerca casa ai migranti ma sfratta Nunzio, un italiano in difficoltà
A Bologna, il PD ha deciso di utilizzare i soldi dei cittadini per far rimanere negli hotel per profughi i nigeriani che Salvini sta facendo uscire perché profughi.
Il decreto impone infatti l’accoglienza solo per chi è riconosciuto come profugo, non basta più la semplice richiesta.
Intanto, però, lo stesso Comune sta sfrattando Nunzio, un imbianchino italiano disoccupato.
Entrato come ospite del fratello in un appartamento Acer per assisterlo nella malattia, dopo la morte ci è rimasto insieme alla compagna e alla loro bambina fino a quando è arrivato il primo avviso di sfratto: “Non avrei saputo dove andare dopo aver assistito mio fratello nella sua malattia, così dopo il suo decesso siamo rimasti qui anche se lo so che non ne avevo diritto. La mancanza di lavoro non mi consente di affittare una casa e qualche tempo fa sono state allontanate da me la mia compagna e mia figlia, che stanno oggi in una casa protetta. E’ successo perchè sì, abbiamo sbagliato, a litigare davanti a lei…”.
Se ti chiami Abdul, il sindaco ti trova casa. Se ti chiami Nunzio o Francesco, ti sfratta. E ti toglie i figli se la disperazione porta liti in famiglia.
“Non so se stavolta verrà l’ufficiale giudiziario, se verrà il fabbro insieme alla Polizia…la mia alternativa è il dormitorio e io non sono un ragazzo di strada, non sopravviverei senza un tetto sulla testa”.