Ora solare 2023, il giorno in cui va cambiato l’orario. Le novità di cui si parla

 

Ora solarequando dobbiamo spostare le lancette? Da diverso tempo si parla dei cambiamenti di orario, c’è chi vorrebbe abolirli, chi vorrebbe mantenere l’ora legale – quella in vigore da marzo a ottobre – e chi invece vorrebbe ancora l’attuale sistema. In ogni caso, finita l’estate e con l’avvento dell’autunno dobbiamo prepararci, molto presto dovremo spostare le lancette dalle tre alle due di notte, ripristinando l’ora solare.

Fu l’inventore Benjamin Franklin a proporre, nel 1784 in un articolo sul Journal de Paris, di spostare un’ora avanti le lancette dell’orologio con l’arrivo della primavera: l’obiettivo era risparmiare sul consumo di candele e olio lampante. L’idea è stata però messa in pratica dal Regno Unito solo nel 1916, mentre in Italia l’ora legale è stata applicata dal 1966. L’ora solare tornerà ancora, ma stavolta sarà diverso: da tempo in Europa si discute infatti sull’opportunità di mantenere l’ora legale tutto l’anno.

Quando torna l’ora solare: si spostano le lancette dalle 3 alle 2 di notte

Il cambio dall’ora solare all’ora legale è stato adottato in Europa dal 1966 e dal 1996 vige il regolamento UE per inizio e fine del periodo di applicazione. I vantaggi sono diversi e non solo economici: dal 2004 al 2022, la società di distribuzione di energia elettrica Terna Spa ha calcolato che grazie all’ora legale in Italia sono stati risparmiati circa 10,9 miliardi di kWh di energia elettrica per un valore di circa 2 miliardi di euro.

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Il cambio dall’ora legale a quella solare avverrà nella notte tra sabato 28 ottobre e domenica 29 ottobre: alle 3 di notte dovremo spostare le lancette dell’orologio un’ora indietro, dunque dalle 3 alle 2 di notte. Così saluteremo l’ora legale e dormiremo un’ora in più. Il cambio dell’ora rimarrà valido fino al weekend del 30 e 31 marzo 2024. Ma sarà l’ultima volta?

Tra i sostenitori dell’ipotesi di mantenere tutto l’anno l’ora legale ci sono soprattutto i Paesi del Nord Europa. La ragione è che ciò avrebbe un impatto positivo non solo dal punto di vista del risparmio energetico e quindi economico, ma anche sul benessere psicofisico delle persone. Sulla piattaforma Change.org c’è anche una petizione che ha superato le 300mila firme, ma l’Europa non ha ancora preso una decisione in tal senso. Il dibattito è tuttora aperto, ma con ogni probabilità questa non sarà l’ultiam volta che sposteremo le lancette.