Pensioni, la notizia che fa felici gli italiani: perché più soldi a dicembre

 

Pensioni, a dicembre in arrivo aumenti. Buone notizie per i pensionati visto che a dicembre 2023 oltre all’assegno mensile e alla tredicesima dovrebbe esserci il bonus, a determinate condizioni, e poi anche il conguaglio della rivalutazione effettuata a inizio 2023. Inizialmente questi aumenti avrebbero dovuto essere assegnati a novembre, ma a quanto pare slitteranno a dicembre.

Con questi aumenti diversi pensionati dovrebbero così ricevere a dicembre ‘maxi aumenti’. Già da quest’anno, infatti, il Governo vuole detassare la tredicesima dei redditi più bassi. In particolare ciò avverrà tramite l’eliminazione dell’aliquota del 25% sui redditi fino a 28mila euro e lo sconto del 7% sui versamenti INPS per redditi sotto ai 25 mila euro e del 6% per redditi fino a 35mila euro.

Il conguaglio di dicembre e le simulazioni sulle pensioni

C’è una novità rispetto ai conguagli effettuati in passato. In questa occasione, infatti, il ricalcolo verrà effettuato considerando il tasso di rivalutazione definitivo dall’Istat per il 2022 e non quello provvisorio utilizzato dall’Inps per adeguare le pensioni a inizio 2023. La differenza è dello 0,80% (8,1% il tasso definitivo, 7,3% quello provvisorio applicato per l’indicizzazione). Così le pensioni saranno ricalcolate seguendo le percentuali di rivalutazione introdotte con la legge di Bilancio 2023.

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Tuttavia soltanto le pensioni che non superano di 4 volte il trattamento minimo (ovvero sotto i 2100 euro, ndr) potranno essere adeguate al 100% del tasso. Per pensioni superiori, invece, si calcoleranno percentuali minori del tasso. In particolare tra 2.101,53 e 2.626,90 euro 85% del tasso (l’aumento sarà dello 0,68%); tra 2.626,91 e 3.152,28 euro 53% del tasso (+0,424%); tra 3.152,29 e 4.203,04 euro 47% del tasso (+0,376%); tra 4.203,05 e 5.253,80 euro 37% del tasso (+0,296%); sopra i 5.253,81 euro 32% del tasso, (+0,256%).

Inoltre è previsto un bonus tredicesima di 154,94 euro ai sensi del comma 7 dell’articolo 70 della legge 388 del 23 dicembre 2020 per i titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico dell’assicurazione generale obbligatoria o delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della medesima, nonché delle forme pensionistiche obbligatorie gestite dagli enti privatizzati di cui al d.lgs 509/1994. I requisiti: l’importo della pensione lorda annua non deve superare quello del trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti, nel 2023 pari a 7.328,62 euro.