Incidente Mestre, il video choc del bus: la manovra dell’autista e la caduta nel vuoto

 

Le immagini delle telecamere installate sulla rampa Rizzardi di Mestre possono ricostruire quanto accaduto nella serata di martedì 3 ottobre sera sul cavalcavia dove un pullman ha sfondato guardrail ed è precipitato dopo un volo di circa dieci metri. Ventuno i morti, due sono bambini, e quindici feriti, di cui cinque gravi. Al momento solo sette vittime sono state identificate, si tratta di 4-5 ucraini, un tedesco e l’autista del bus, Alberto Rizzotto, unico italiano a bordo del mezzo.

Il pullman, precipitato dal cavalcavia, era stato noleggiato da 40 turisti, molti stranieri, che si trovavano nel camping Hu di Marghera. “Le due scatole nere presenti sul pullman sono state salvate”, ha spiegato l’assessore veneziano alla Mobilità Renato Boraso. Sul tavolo della procura anche le immagini delle telecamere presenti sul tratto di strada statale in cui il bus è precipitato.

Incidente Mestre, il video del bus che precipita dal cavalcavia

Il bus elettrico precipitato dal cavalcavia è stato rimosso e ora si trova nel deposito dell’ex mercato ortofrutticolo in via Torino. Al termine delle complesse operazioni di estrazione di vittime e feriti, il bus, rovesciato sull’asfalto dopo un volo di alcuni metri, è stato sollevato con due gru e trasportato su un pianale nel deposito dell’ex mercato.

Incidente Mestre, il video del bus che precipita dal cavalcavia

In queste ore è stato pubblicato il video che ha ripreso il passaggio del bus sul cavalcavia e poi l’incidente. Le immagini mostrano una manovra definita “strana” nella sua dinamica. Chi ha assistito all’incidente ha detto che l’autobus elettrico della ditta La Linea ha effettua una manovra ”eccessiva” o ”impropria”.

 

 

Così ha riferito anche un testimone che era alla guida di un’auto dietro all’autobus precipitato. Il video potrebbe chiarire la tragedia di Mestre. Alberto Rizzotto, trevigiano, 40 anni e autista del mezzo è morto nell’incidente e potrebbe essere stato colpito da un malore. “Shuttle to Venice” (navetta per Venezia) aveva scritto, geolocalizzandosi davanti allo ‘Hu Camping Town’ di Marghera, dove alloggiavano i turisti del pullman. Poco dopo la tragedia.