È ancora scontro tra Ronaldo e la Juve, il calciatore vuole 19,5 milioni dal club bianconero: fissata la nuova udienza
Spunta un nuovo capitolo nella contesa tra Cristiano Ronaldo e la Juventus: il calciatore non vuole rinunciare ai suoi 19,5 milioni di euro e si prepara alla nuova udienza sul caso, fissata per il prossimo 4 ottobre.
Cristiano Ronaldo vuole 19,5 milioni dalla Juventus: fissata l’udienza
La battaglia legale tra Cristiano Ronaldo e la Juventus continua senza esclusione di colpi. Il calciatore portoghese non ha nessuna intenzione di rinunciare ai suoi 19,5 milioni di euro di stipendi arretrati e, per questo motivo, ha trascinato il club bianconero dinanzi al Collegio di Garanzia del Coni. La prossima udienza del caso è stata fissata per il 4 ottobre.
La cifra pretesa a gran voce da Ronaldo riguarda la seconda manovra stipendi compiuta dai dirigenti della gestione Andrea Agnelli nel periodo 2020-2021. Stando all’accordo a suo tempo stilato dalle parti in causa, il calciatore avrebbe rinunciato a parte del suo cospicuo ingaggio per poi essere “risarcito” successivamente. In questo modo, il club tentò di contenere un bilancio estremamente pesante, gravato dalle difficoltà della pandemia. L’asso portoghese, però, ha il dente sempre più avvelenato per una restituzione che, a suo dire, non è mai stata fatta. Così ha portato la Juve davanti al Collegio di Garanzia del Coni.
Il documento firmato da CR7 e l’accordo integrativo
Nella contesa tra Ronaldo e la Juventus, la palla passa adesso ai giudici che dovranno esaminare il caso e stabilire la verità.
Intanto, proliferano le indiscrezioni sulla vicenda. Pare, infatti, che la Juventus possa essere scagionata dalle accuse del portoghese grazie a un documento firmato nel 2021 proprio da Ronaldo, poco prima che giungesse al termine il mercato estivo. Nel documento, il calciatore ha sottoscritto di non avere più nessuna pendenza con il club bianconero e che la società non avrebbe, di conseguenza, dovuto restituirgli nulla.
La situazione è quantomai intricata ed evidentemente complessa. Eppure, a spingere la stella dell’Al-Nassr ad andare avanti nella contesa, ci sarebbe l’accordo integrativo – divenuto ormai famoso – con il quale l’ex ds Fabio Paratici asseriva: “Gli accordi assunti […] ci impegniamo a consegnarvi entro il 31/07/2021 l’Accordo premio integrativo ritrascritto sui moduli federali ad oggi non disponibili”.
CR7, però, ha affermato di non aver mai ricevuto quei “famosi” moduli. Proprio da qui, dunque, è partita la causa.