Come dormire se soffri di cervicale: il metodo per non sentire più dolore di notte
L’infiammazione del tratto cervicale compromette marcatamente la possibilità di godere di una buona notte di riposo.
Eppure il riposo stesso è fondamentale ai fini della risoluzione di problematiche simili quali contratture e flogosi muscolari. Come risolvere il dilemma?
Scoprire le cause
In primo luogo bisogna definire l’eziologia legata ai sintomi: il dolore dei gruppi muscolari cervicali sono in genere dovuti proprio a delle contratture, ed interessano solo per conseguenza ossa ed articolazioni.
Generalmente l’eccessiva tensione impressa su queste fibre deriva da uno stato emozionale protratto di pressione, ansia, tensione ed anche stress.
Tuttavia anche uno stile di vita troppo sedentario oppure un allenamento troppo intenso possono alterare il benestare del muscolo.
Alleviare la sintomatologia
Quando la percezione di dolore è acuta si può intervenire sulle aree interessate con dei massaggi mirati: la pressione e l’innalzamento della temperatura favoriranno una diminuzione dell’infiammazione.
Purtroppo questa pratica però è insufficiente: oltre all’azione diretta c’è bisogno di facilitare il recupero dei fasci muscolari mediante il riposo.
Ancora una volta però, se il dolore è troppo intenso dormire diventa una bella sfida. Il semplice sdraiarsi aumenta la tensione peggiorando gli effetti.
Per un buon sonno ristoratore bisogna acquisire la giusta postura che consenta di mantenere la normale curvatura della colonna vertebrale.
Si consiglia dunque di dormire in posizione supina utilizzando un cuscino molto basso e di media morbidezza. Il cuscino infatti è responsabile dell’inclinazione della testa.
Se fosse troppo alto o troppo basso produrrebbe un aumento della sollecitazione, chiaramente controproducente.
Meglio ancora dormire senza cuscino, con un materasso che si adatti alle forme del corpo e le sostenga senza forzare angoli e pressioni.