PICCOLO MANUEL, L’ANNUNCIO DA BRIVIDI SULLA MAMMA È ARRIVATO DIRETTAMENTE DAL PARROCCO
Continua a far discutere il caso accaduto negli scorsi giorni a Roma, dove un Suv Lamborghini ha coloito una Smart facendo perdere la vita al piccolo Manuel, un bambino di soli 5 anni. Sulla vicenda cresce l’indignazione della gente.
Come si sa la Smart venne investita dal Suv alla cui guida secondo gli inquirenti c’era Matteo Di Pietro, youtuber del gruppo “The Borderline”. Da quanto emerso dalle indagini pare che il sinistro sia avvenuto nel corso di una sfida social che gli youtuber stavano proprio mettendo in atto.
Per Manuel non vi è stato nulla da fare, in quanto le lesioni riportate durante il sinistro erano molto gravi. Grandissima la disperazione dei genitori, il padre del bimbo ha anche tentato di farsi giustizia da solo. E gli youtuber sono stati insultati sui social network da tantissima gente. Ma non solo.
Pare che dopo il sinistro i loro followers siano cresciuti ancora di più. Ma gli stessi “The Borderline” hanno deciso di chiudere il canale anche su YouTube e hanno provato anche a chiedere scusa alla famiglia di Manuel. L’indignazione è ancora molto forte per quanto a Roma: ricordiamo che i fatti sono avvenuti in zona Casal Palocco.
Gli inquirenti stanno comunque ancora indagando su quanto avvenuto a Roma. Sul luogo del sinistro le persone continuano a portare un mazzo di fiori, un peluche o comunque qualcosa che possa ricordare il piccolo Manuel, che viaggiava sulla sua auto assieme alla madre e alla sorellina.
In queste ore si è tenuta un fiaccolata proprio a Casal Palocco per ricordare il bimbo che ha perso la vita in questo sinistro. Nella prossima pagina andremo a vedere le dichiarazioni che ha rilasciato il parroco locale. Le sue parole sono molto forti.
Nelle scorse ore si è tenuta appunto una fiaccolata per ricordare il bimbo che ha perso la vita nel sinistro di Casal Palocco. A partecipare alla manifestazione c’erano circa 3.000 persone, tutte rigorosamente vestite di bianco. Presenti anche alcune autorità di Roma Capitale e del mondo della politica in generale.
Il corteo è partito dall’asilo del bimbo nei pressi dell’asilo dove il 14 giugno è avvenuto il sinistro. Dopo essere passato accanto alla chiesa del quartiere la manifestazione si è conclusa nel punto dove è avvenuto il sinistro.
“Uniti per Manuel. Al vostro fianco con tutto il cuore” – così si leggeva in uno striscione portato dai manifestanti. Una fiaccolata silenziosa che si è snodata per le vie del quartiere nel ricordo dei fatti avvenuti negli scorsi giorni. A breve Di Pietro ricomparirà dinanzi al gip, il quale è stato posto in regime di reclusione domiciliare.
“Non solo abbiamo aderito a questa iniziativa, abbiamo anche chiesto, per quanto possibile, al Campidoglio, se ci saranno le condizioni, in caso di rinvio a giudizio, di costituirsi parte civile. Sappiamo bene che questo non risolve il problema della famiglia né il dramma di tutti noi, ma più solidarietà c’è e meglio è” – così il presidente del X municipio di Roma Capitale, Mario Falconi.
“Non conosco la famiglia di chi guidava la macchina, ma un ragazzo di vent’anni che fa quei filmati, lo dico da medico, è la diagnosi di come siamo oggi in questo Paese” – così ha continuato Falconi.
Ma le parole più forti sono arrivate dal parroco locale, don Giovanni Cristofaro. “Sono qui per interrompere il vostro silenzio e dire solo una cosa, che la morte non ha vinto. Ho avuto il privilegio di poter accompagnare Elena, la mamma di Manuel, in questi giorni e ho visto che la disperazione non è entrata nel suo cuore” – queste le parole del sacerdote che hanno colpiti i presenti.