SOTTOMARINO IMPLOSO, ECCO COSA È SUCCESSO AGLI OCCUPANTI

 

Nel mondo ogni giorno si apprendono dei fatti che creano molta apprensione nella gente. In questo mese di giugno che sta quasi per finire ne sono successe davvero di tutti i colori, non solo nel nostro Paese, ma anche nel mondo intero.

In questi giorni ha destato particolarmente attenzione il caso del sottomarino Titan della compagnia OceanGate il quale si era immerso nell’Atlantico per visitare il relitto del Titanic, il grande transatlantico naufrago il 14 aprile 1912 al largo delle coste di Terranova, regione del Canada.

Per i 5 occupanti del mezzo nautico non vi è stato nulla da fare. Si tratta del miliardario britannico Hamish Harding e il magnate pakistano Shahzada Dawood assieme a suo figlio Suleman, anch’essi di cittadinanza britannica, oltre al Ceo dell’azienda, Stockton Rush, e l’operatore francese Paul-Henri Nargeolet.

Disperso un sottomarino in visita al Titanic con 5 persone a bordo, c'è  ossigeno solo per 4 giorni

Il relitto del Titanic si trova a 3.800 metri di profondità, quindi a quasi 4 chilometri dalla superficie. Anche per gli esperti di nautica le operazioni di nautica sarebbero state troppo complesse. Nelle scorse ore un sottomarino ROV controllato da remoto ha scoperto alcuni detriti del Titan a 500 metri dalla prua del Titanic.

Da quel momento in poi si è capito che per gli occupanti non vi era nulla da fare. E la stessa OceanGate ha inviato un messaggio di cordoglio alle famiglie coinvolte in questa disgrazia.

Nella prossima pagina andremo a vedere però nel dettaglio che cosa è successo realmente agli occupanti del sottomarino imploso a quasi 4.000 metri di profondità.

Secondo quanto riferito anche dalla Guardia Costiera degli Stati Uniti, pare che il sommergibile abbia avuto un problema tecnico con la camera di pressione. Perdendo pressione il mezzo sarebbero stato schiacciato dal peso dell’acqua.

A quella profondità c’è infatti una grande pressione e per questo i sub non possono spingersi oltre a un determinato range. La speranza di tutti era quella di poter trovare in tempo il sottomarino prima che scadessero le 96 ore di ossigeno che c’erano nel mezzo.

Ma gli occupanti, almeno da quanto emerso in queste ore, avrebbero già perso la vita lo stesso 18 giugno, momento nel quale il sottomarino ha perso i contatti con la nave madre 1 ora e 45 minuti dopo essersi immerso.

Scomparso un sottomarino con turisti del Titanic - Business.it

Ma che cosa è successo ai loro corpi e perchè la Guardia Costiera USA ha dichiarato che sarebbe stato difficile trovarli? In pratica a causa della enorme pressione che c’era sotto il mare le pareti del mezzo nautico si sarebbero piegate verso l’interno, dove la pressione inferiore avrebbe fatto collassare l’intera struttura distruggendola in mille pezzi.

A questo punto i polmoni degli occupanti del mezzo nautico sarebbero collassati vorendo la malattia da decompressione e altre gravi condizioni come la narcosi da azoto.

Le ricerche nell’area del sinistro continuano in quanto le autorità vorrebbero almeno cercare i corpi per poterli dare alle famiglie per una degna sepoltura. “Continueremo a lavorare e continueremo a cercare nell’area, ma al momento non ho una risposta per i potenziali clienti” – così ha riferito il contrammiraglio John Mauger. Nelle prossime ore si conosceranno ulteriori dettagli su quanto avvenuto.