SILVIO BERLUSCONI, LEUCEMIA MIELOMONOCITICA: ECCO ALCUNI CAMPANELLI D’ALLARME
L’improvvisa scomparsa di Silvio Berlusconi nella giornata del 12 giugno è qualcosa che indubbiamente segnerà un punto di svolta nella storia del nostro Paese.
Se ne va non solo un grande politico e imprenditore, ma una persona che ha cercato di cambiare il Paese. Ex Presidente del Consiglio dei Ministri, Berlusconi nel corso dei suoi mandati da Premier ha dovuto affrontare anche questioni di assoluta importanza sociale.
Berlusconi ci ha lasciato a causa di una grave malattia del sangue, una leucemia mielomonocitica che da tempo lo attanagliava. A causa di questa patologia aveva anche una infezione polmonare.
Dopo 45 giorni di ricovero presso il San Raffale di Milano, Berlusconi era stato dimesso nelle scorse settimane ma poi venerdì scorso era tornato nel nosocomio a causa di un peggioramento delle sue condizioni di salute.
A seguirlo è stata l’equipe del dottor Alberto Zangrillo. Silvio si è spento dinanzi ai suoi famigliari e ai suoi figli prediletti. Tantissimo il dolore nel mondo della politica e non solo.
Il Monza Calcio, squadra di cui era presidente, ha dedicato al suo attuale patron un commovente video sul sito ufficiale. Berlusconi è stato anche presidente del Milan. Nella prossima pagina andremo a vedere che cosa è la leucemia mielomonocitica e quali sono i campanelli di allarme a cui prestare attenzione.
Secondo quanto si apprende dal sito dell’Ail, l’associazione italiana che si occupa della prevenzione circa leucemie e mielomi, la malattia che ha colpito Silvio Berlusconi solitamente compare in tarda età.
La leucemia mielomonocitica cronica, denominata anche con l’acronimo di LMMC, è la più frequente delle sindromi mielodisplastico-mieloproliferative, ed è una malattia caratterizzata dall’aumento di una specifica popolazione di globuli bianchi, detti appunto monociti.
Questa malattia può presentarsi con una forte anemia o neutroprenia, ma in tutti i casi generalmente si assiste ad una proliferazione eccessiva delle cellule del sangue.
Ci può essere anche un elevato numero di globuli bianchi. Per quanto riguarda la prognosi di questa malattia tutto dipende dagli effettivi valori che sono presenti nel sangue e che possono essere valutati tramite un emocromo.
Per quanto riguarda invece le cure che si possono attuare per cercare di guarire dalla malattia, una delle tante consiste nel trapianto allogenico di cellule staminali, che alcune volte non è possibile effettuare vista l’avanzata età dei pazienti in cui la malattia si presenta. Il male si può diagnosticare attraverso esami specifici.
Nei casi a rischio molto alto il trapianto viene comunque effettuato. Se il paziente invece è ad alto rischio e non c’è possibilità di poter effettuare un trapianto solitamente per curare il male in questione si utilizza l’azacitidina e, nei casi proliferativi, l’idrossiurea per controllare la conta dei globuli. Si tratta quindi di una malattia molto seria, come si ricorderà Berlusconi era stato sottoposto a tutte le cure del caso in ospedale. I medici hanno sempre mantenuto il più stretto riserbo sulle sue condizioni data appunto l’età avanzata del paziente Silvio Berlusconi. Una personalità che mancherà a tutto il mondo della politica e non solo. Molto probabilmente i medici nelle prossime riferiranno altre informazioni su quanto avvenuto.