Riconoscenza zero. Tunisino devasta l’alloggio assegnato dal Comune. Quello che combina è assurdo.
Ci sono italiani senza tetto e poi aiuti qualcuno, che non merita affatto di essere considerato. E’ polemica sul gesto del Tunisino a Trento.
Prima cerca un alloggio per essere ospitato. Ottiene così una casa popolare per integrarsi nella città di Trento, ma dopo un po’ l’imprenditore dell’ agenzia scopre un fatto assurdo.*
Il Tunisino lascia la casa senza avvisare. Provoca una rottura delle tubazioni. Causa per di più un allagamento che poteva generare un grave disastro. Mobili rotti e accatastati.
Come segnala La Voce del Trentino, un appartamento di edilizia popolare Itea, tra l’altro recentemente ristrutturato, è stato distrutto da un inquilino tunisino, che l’ha ridotto in condizioni inaccettabili prima di andarsene senza avvisare l’azienda, causando oltretutto un allagamento forse intenzionale. E per poco non c’è scappata la strage: “L’acqua usciva a zampilli dalla conduttura in cucina, conduttura per giunta vicina in maniera pericolosissima alla condotta del gas.
Anche in questo caso, solo il caso fortuito, ha scongiurato un disastro in termini di sicurezza condominiale”, si legge sul giornale online.
“Credo che di queste immagini la società partecipata della Provincia ITEA s.p.a che gestisce tutto il patrimonio di edilizia residenziale pubblica (oltre 11mila unità locative) – spiega Gabriella Maffioletti, commissione sociale Itea – abbia un nutrito elenco. Questo genere di situazioni spalmate su tutto il territorio provinciale ascrivibili a condotte del tutto irrispettose dei doveri condominiali e delle regole che disciplinano la materia, determinano un regime di oneri davvero rilevanti per le operazioni di sgombero e rispristino della cosa locata a danno di tutti i contribuenti/cittadini onesti e virtuosi.
Un danno inspiegabile e grave. Questo non solo ha turbato l’intero condominio, dove era ospitato il tunisino, ma ha suscitato molte polemiche sulla questione immigrazione.