“CANCELLATA LA FESTA DEL PAPÀ”: IL MOTIVO HA DELL’ASSURDO

Domenica 19 marzo è la Festa del papà; una ricorrenza amatissima dai bambini, nata proprio per celebrare i papà, il ruolo ruolo in ambito familiare e societario. Ma come mai si festeggia proprio in questa data?

Premettendo che viene celebrata in quasi tutto il mondo e che ogni Paese la declina sulla base del suo bagaglio di tradizioni e storia, non esiste un’unica data in cui viene festeggiata.

Noi italiani la festeggiamo il 19 marzo in quanto, San Giuseppe, padre putativo di Gesù, morì proprio in tale giorno. Basta fare una semplice ricerca sul web , per conoscere che il culto di San Giuseppe era già praticato nell’Alto Medioevo, sebbene, solo nel Trecento, si cominciò a osservare la sua festa il 19 marzo, anche in Occidente.

A dover d’informazione, fu papa Sisto IV a inserire la festività nel calendario romano, nel 1479, mentre molto tempo dopo, nel 1871, considerando San Giuseppe una figura paterna positiva – incarna infatti la figura di papà buono, modello di vigilanza e provvidenza , la Chiesa Cattolica lo proclamò protettore dei padri di famiglia e patrono della Chiesa Universale.

Eppure la festa del papà è stata cancellata. Vediamo dove e, soprattutto, per quale motivo si è arrivati a prendere questa drastica e sconvolgente decisione.

Sta facendo molto scalpore la decisione presa dalla dirigente didattica di una scuola dell’infanzia di Viareggio che ha cancellato il laboratorio per la festa del papà. Una notizia del genere è chiaro che faccia parecchio rumore, anche se la dirigente ha spiegato le reali motivazioni sottese alla sua scelta. Come sempre, l’opinione degli utenti e dei lettori che si sono imbattuti in questa storia ,sono disparate.

Per alcuni si tratta di un atto ponderato e sensibile, per altri, di un atto ingiusto. La dirigente ha detto di averlo fatto per evitare discriminazioni nei confronti dei bambini che non hanno il padre. Una notizia del genere corre veloce e, subito dopo le proteste dei genitori del piccoli alunni, dalla stampa locale si è verificato un rapido passaggio alla stampa nazionale.

Barbara Caterini, questo il nome della dirigente “marchiata a fuoco” per aver cancellato il laboratorio per la festa del papà, in un’intervista rilasciata al quotidiano La Nazione, ha fornito, come giusto che sia, la sua versione dei fatti, dicendo che la sua decisione è stata presa dopo che cinque o sei genitori erano andati “a lamentarsi perché non trovavano giusto che in quel giorno i loro figli, che non avevano il papà, venissero esclusi da quell’attività e venissero pertanto indirizzati da un’altra parte”.

La dirigente ha aggiunto: “Ho trovato le loro lamentele condivisibili, perché un laboratorio organizzato in questo modo è discriminatorio nei confronti di chi non ha un papà. Pertanto dovrà essere organizzata un’altra attività con modalità diverse, alla quale possano partecipare tutti i bambini”. Invitando a riflettere su come la società e la sensibilità siano cambiante, la Caterini ha posto l’accento su un fatto: quello dell’inesistenza, ad oggi, di una famiglia modello. Al contrario, ci sono situazioni aperte e particolari che devono essere tutelare, specie in ambito scolastico.

I genitori, come si sa, non hanno tutti la stessa opinione e, in diverse testimonianze rilasciate da chi non è stato d’accordo sulla cancellazione del laboratorio della festa del papà, emerge il fatto che la festa era in programma dall’inizio dell’anno scolastico; dunque si trattava di un momento atteso con trepidazione da tanti piccoli, per poter condividere il laboratorio con i loro papà, così come ci sono stati tanti papà che si erano liberati dagli impegni lavorativi, proprio per poter condividere quei momenti con i figli.

Il deputato di Fratelli d’Italia, viareggino, Riccardo Zucconi, è dell’idea che tale cancellazione sia priva di fondamento, in quanto la scuola deve essere sì inclusiva, ma senza che questo si traduca in omologazione. Un decisione affrettata, quella della cancellazione, che potrebbe, in futuro, privare dei festeggiamenti i piccoli anche in altre occasioni molto importanti, come, ad esempio, la festa della mamma, la Pasqua, il Natale etc. E voi, cosa ne pensate?