MADONNINA DI TREVIGNANO, LA NOTIZIA È UFFICIALE. FEDELI DI TUTTO IL MONDO SOTTO CHOC

Il fenomeno delle apparizioni mariane è ben noto nel mondo cattolico da più di un millennio. Si tratta di presunte manifestazioni della Vergine Maria agli occhi di una o più persone, in luoghi e tempi differenti, e che prendono il nome solitamente dalla città in cui è avvenuta l’apparizione o dall’aspetto assunto dalla Madonna in quell’occasione.

Il fenomeno delle apparizioni mariane è noto nella storia del cristianesimo già a partire dalla prima apparizione testimoniata della storia: quella sostenuta dall’apostolo Giacomo nel 40 d.C. Questo particolare forma di evento religioso si sarebbe poi intensificata notevolmente nel XIX e XX secolo.

In Italia ci sono molti personaggi divenuti celebri per essere regolarmente oggetto delle attenzioni delle Vergine Maria. Tra questi spicca Gisella Cardia, una veggente 53enne di origini siciliane che sostiene di parlare con la Madonna di Trevignano ormai da un lustro.

Trevignano è un piccolo comune del Lazio ai piedi del lago di Bracciano, dove la veggente è riuscita a raccogliere migliaia di fedeli intorno alla statua della Madonna, che regolarmente si manifesterebbe piangendo sangue. Maria Giuseppa Scarpulla, diventata poi Gisella Cardia, ha anche creato un’associazione Associazione, denominata “La Madonna di Trevignano Romano ONLUS“, alla quale tutti possono iscriversi dietro pagamento di una tariffa minima di 50 euro.

In queste ore la nota veggente siciliana è tornata a far parlare di sè per alcune vicende giudiziarie che l’hanno vista protagonista. La Cardia si sarebbe messa seriamente nei guai con la giustizia subendo una brutta condanna. E’ finita anche nel mirino della Chiesa: scopriamo cosa sta succedendo.

In origine un’imprenditrice a capo della società ‘Majolica italiana‘, ad un certo punto la veggente ha deciso di cambiare percorso di vita e perfino identità. Tuttavia gli strascichi delle sue attività imprenditoriali l’hanno seguita sino ad oggi con un’inchiesta giudiziaria conclusasi con una condanna a 2 anni di reclusione per bancarotta fraudolenta.

A finire nel mirino della giustizia un contratto d’affitto stipulato dalla sua società con Giacalone, amministratore e liquidatore della società di Ceramiche del Tirreno srl. Stando all’accusa, il canone di affitto da 108mila euro l’anno sarebbe parso del tutto incongruo e tale da determinare il fallimento della società.

Di recente Gisella Cardia è finita anche nel mirino della Chiesa per la questione delle presunte lacrime di sangue della Madonna di Trevignano. Le istituzioni religiose hanno avviato un’indagine per vederci chiaro su un fenomeno con alcuni punti oscuri: “Sto avviando un’indagine previa lo scopo è far piena luce sul fenomeno“- ha riferito il vescovo di Civita Castellana Marco Salvi ai microfoni di Adnkronos.

Da circa 5 anni Gisella Cardia riesce a radunare migliaia di persone ogni giorno 3 del mese intorno alla statua della Madonna, che in più di qualche occasione si manifesterebbe appunto con quelle presunte lacrime di sangue.

Resta da chiarire se si tratti di una suggestione di massa o se vi sia un altro tipo di spiegazione. Sulla vicenda è intervenuta anche la sindaca di Trevignano Claudia Maciucchi: “La questione non ci crea problemi- perché la statua è fuori dal paese, in un terreno che fa parte del parco di Bracciano e Martignano. Speriamo che la Chiesa e il Vaticano prendano in mano la situazione e chiariscano“.