Omicidio Pierpaolo Panzieri, spunta la nuova ipotesi: “L’aggressione…”. Ecco tutti i dettagli

OMICIDIO PIERPAOLO PANZIERI, SPUNTA LA NUOVA IPOTESI: “L’AGGRESSIONE….”.
In queste ore si è parlato molto nel caso dell’omicidio di Pierpaolo Panzieri, il giovane di 27 anni ucciso a Pesaro, nelle Marche. Il presunto assassino è stato fermato in Romania durante un controllo stradale. Il 30enne di Pesaro è sospettato di aver ucciso a coltellate l’amico d’infanzia. Pierpaolo era un piccolo imprenditore nel settore edile della zona. E’ stato ucciso nella serata di lunedì scorso. Leggi anche: La malattia che l’ha portata via in meno di un mese: svelata la vera causa della morte di Lucia Zagaria

IL PRESUNTO ASSASSINO
Il presunto assassino è Michael Alessandrini, un amico d’infanzia della vittima con cui aveva giocato anche a calcio da piccolo. E’ stato fermato in Romania per un controllo stradale da parte della polizia. Michael la sera dell’omicidio era a cena a casa della vittima. Il 30enne accusato del delitto sarebbe stato affetto da gravi problemi psicologici e forse da ludopatia.

LE INDAGINI
Gli investigatori ipotizzano omicidio volontario aggravato. Panzieri è stato ucciso con 13 coltellate. Alessandrini e Panzieri avevano trascorso insieme la serata, cenando nell’appartamento di via Gavelli 19, nel centro di Pesaro, che Panzieri aveva affittato da 15 giorni. L’omicidio forse potrebbe anche essere stato premeditato, non si esclude nemmeno questa ipotesi. Quella sera, probabilmente, c’è stata una lite. Il presunto asassino è trattenuto dagli agenti in Romania, in attesa del mandato d’arresto europeo.

 

LA NUOVA IPOTESI
Secondo un’ipotesi Alessandrini avrebbe avuto con sé il coltello forse per minacciare e farsi dare dei soldi da Panzieri. Cosa possa aver scatenato la furia omicida non è chiaro. Il 27enne era una persona mite, lavoratore benvoluto da chi lo conosceva e amante della musica. Il possesso dell’arma prima della cena e la sottrazione di 500 euro alla nonna, con le chiavi dell’auto in tasca, potrebbero far pensare ad un’aggressione premeditata o comunque all’idea di fuga nel caso qualcosa fosse andato storto. L’arma del delitto per ora non è stata trovata.